Ricoprire pareti, soffitti o pavimenti con delle piastrelle può essere una scelta particolarmente azzeccata non solo in ambito casalingo: esse sono adatte anche ad edifici destinati all’industria, alla politica o al commercio.



Esistono numerosi tipi di piastrelle, ma tutte hanno più o meno gli stessi pregi: non s’intaccano facilmente (durando anche parecchi anni), sono facili da pulite e spesso sono molto gradevoli a livello estetico. Stanze che spesso vengono rivestite con piastrelle sono i bagni, grazie soprattutto alla loro ottima capacità di resistere all’umidità. Quando si tratta di doverle applicare per uso domestico in piccole stanze, si potrebbe anche optare per una realizzazione con prodotti fai da te e personali capacità. Nel caso dei lavori più rudimentali, i passaggi per l’applicazione si possono affrontare tranquillamente seguendo degli utili tutorial. In maniera spicciola basterà:

  • Preparare il fondo;
  • Preparare la posa;
  • Posare le piastrelle;
  • Effettuare i tagli;
  • Stuccare le fughe.

Tuttavia, vi sono dei tipi di lavori, in particolari luoghi e stanze, che richiedono una certa precisione, la quale può essere fornita esclusivamente da una mano esperta. È in questi casi che risulta di fondamentale importanza saper selezionare il miglior piastrellista, adatto alle proprie specifiche esigenze. Per cercare di effettuare la scelta più giusta è necessario procedere attraverso un’attenta valutazione sulle cosiddette tre C: Compiti, Competenze e Costi.

 

Fasi iniziali e preventivo

 

La professionalità del piastrellista si nota immediatamente già dalle fasi preliminari dell’intero processo di posatura. Con la sua esperienza, infatti, sarà in grado di stabilire la quantità di piastrelle necessarie a decorare le zone richieste, effettuando tutte le misure necessarie e valutando l’intera superficie che si andrà a ricoprire (esistono alcune situazioni in cui, prima di procedere alla vera e propria posatura, sarà necessario effettuare delle lavorazioni preliminari, in modo tale da rendere il piano idoneo ad ospitare le piastrelle). Vi sono poi alcuni professionisti che, oltre alle competenze tecniche possiedono una certa vena artistica, essendo più di altri specializzati nella realizzazione di veri e propri mosaici, accostando tra loro le diverse tessere. Optando per questo genere di lavoro avrete non soltanto tutti i benefici pratici delle piastrelle, ma anche un’opera dall’aspetto estetico impressionante. Dopo aver effettuato tutte le valutazioni necessarie, sarà il piastrellista stesso a farvi un preventivo, ed è in questa fase che dovrete tener conto dei prezzi che volete e siete in grado di sostenere. Il costo totale dipenderà da numerosi fattori:

  • il tipo di superficie, che richiederà maggiore o minor lavoro a seconda del genere di operazioni preliminari da effettuare;
  • il tipo di piastrelle, le quali possono avere varie dimensioni e possono essere costituite da diversi materiali, di cui alcuni più costosi di altri;
  • il tipo di luogo in cui posizionare le piastrelle, il quale influenzerà la quantità necessaria di materiale, le forme e gli eventuali tagli da applicare sulle tessere.

Le tipologie di piastrelle si suddividono generalmente in monocottura, bicottura e gres porcellanato. Di queste tre, le prime sono più economiche, registrando prezzi tra gli 8 e i 12 euro, le seconde hanno un costo medio, tra i 13 e i 15 euro, mentre quelle più “pregiate” sono in gres porcellanato, con prezzi tra i 15 e i 25 euro. Al tutto si aggiunge il costo della manodopera necessaria, il quale nella maggior parte dei casi si aggira in un range tra i 20 e i 35 euro. Per quanto riguarda le spese, il consiglio migliore che possiamo darvi è quello di consultare gli esperti del settore, valutare l’ammontare del preventivo e confrontarlo con altre proposte relativamente alle competenze e ai servizi offerti da ogni singolo piastrellista.

 

Compiti del piastrellista

 

Gli aspetti più importanti per scegliere il giusto piastrellista sono l’affidabilità e le specifiche competenze. Molti possiedono attestati riconosciuti da scuole edili specializzate nella formazione professionale, ma sappiate che il titolo di studio non è essenziale in questo genere di lavoro: il miglior piastrellista impara soprattutto sul campo, dunque può avere eccezionale competenza anche senza alcun documento scolastico che lo attesti. Per cominciare a farvi un’idea sul professionista che avete di fronte, osservate tutti i compiti in cui deciderà di impegnarsi. Le principali mansioni delle quali dovrà occuparsi sono le seguenti:

  • come già accennato in precedenza, dovrà effettuare un sopralluogo completo della stanza in cui lavorerà;
  • attraverso tutte le valutazioni sopraelencate, dovrà proporvi un giusto preventivo;
  • dovrà occuparsi di trattare la superficie, procedendo alla pulizia, la raschiatura, la levigatura, e tutte quelle operazioni in grado di ottimizzarla per la posatura;
  • tracciare uno schema dettagliato relativo alla posatura e seguirlo nei minimi particolari;
  • chiudere le fughe una volta posizionate tutte le piastrelle;
  • rifinire il lavoro allo scopo di evitare la sgradita presenza di eventuali imperfezioni.

Un grande aiuto per valutare la sua attenzione ad ogni compito può esservi fornito dal suo portfolio, quindi non esitate a richiederlo nel momento in cui prendete in considerazione l’idea di assumere un determinato professionista.

 

Competenze e abilità del piastrellista

 

Il lavoro del piastrellista richiede una certa resistenza necessaria ad attività da svolgersi per lungo tempo nella stessa posizione, in molti casi particolarmente scomoda. Una prima osservazione può quindi essere rivolta alla sua prestanza fisica. Non fraintendete però! Questo non vuol dire che per impegnarsi in tale professione il candidato debba essere soltanto ben piazzato. Chi ritiene che una professione simile sia semplice, sbaglia di grosso! Un bravo piastrellista deve possedere innumerevoli capacità, alcune anche particolarmente tediose. Le principali per un professionista competente sono:

  • la conoscenza delle nozioni matematiche essenziali per effettuare misurazioni e calcoli sulle dimensioni di superfici e piastrelle;
  • abilità nel disegno, per poter realizzare un accurato progetto sulle giuste posizioni in cui sistemare le piastrelle;
  • una certa manualità, per potersi muovere agilmente durante lo svolgimento di ciascuna operazione;
  • capacità di lavorare autonomamente, senza il bisogno di ricevere direttive o istruzioni di qualsiasi genere;
  • mano ferma, necessaria per realizzare il tutto con accuratezza, precisione e cura dei dettagli;
  • un notevole senso estetico, capacità importantissima al fine di ottenere un risultato in armonia con l’ambiente circostante;
  • la già citata resistenza fisica, dovendo assumere spesso posizioni da rannicchiato.

Il piastrellista, al fine di possedere tutte le sopraelencate abilità, deve affrontare un lungo periodo di apprendistato, il quale potrebbe durare anche alcuni anni. Questo avviene essenzialmente affiancando sul campo un professionista già affermato da tempo. Al termine di tale periodo, il piastrellista sarà capace di svolgere tutte le mansioni necessarie autonomamente e potrà inoltre arricchire il suo bagaglio dando sfogo alla propria creatività, soprattutto in ambito estetico. In questo modo sarà pronto per dare nel migliore dei modi il suo contributo alla creazione di stanze spettacolari.