Oggi vogliamo parlarti dell’umidità in casa.

Estate tempo di vacanze, sole, mare, divertimenti, la temperatura è ottimale, se non fosse per quei giorni afosi molto frequenti e poco amati, che fanno rimpiangere i mesi invernali.

Il grande caldo è reso più intenso dalla presenza di umidità che fa sudare tanto, dando l’impressione di soffocare e la sensazione una stanchezza diffusa, anche se la temperatura esterna non è molto elevata, si boccheggia per la troppa umidità.

Ma che cos’è l’umidità?

 

L’umidità  nell’aria è rappresentata dalla percentuale di vapore acqueo presente nell’atmosfera, a prescindere dalle reali temperature registrate, il corpo umano la percepisce maggiormente, avvertendo un indesiderato fastidio.

Se all’esterno è quasi impossibile respirare, la situazione non cambia, anzi a volte peggiora quando si fa ritorno a casa, magari dopo una lunga giornata di lavoro e si vorrebbe trovare sollievo in un ambiente fresco.

La temperatura in casa diventa fonte di fastidio quando supera i 20- 22 gradi e si registra una percentuale di umidità superiore all’80%, il corpo solitamente produce il sudore per abbassare la temperatura corporea.

Ma nei  giorni particolarmente umidi quando l’aria è già ricca di acqua, il vapore evapora con maggior difficoltà, provocando una vasodilatazione, ovvero i vasi sanguigni si dilatano in modo da far giungere più sangue alla pelle, nel tentativo di farle disperdere un po’ del calore interno, ed è questa la ragione per cui si avverte maggiormente il caldo.

Registrare  il giusto livello di umidità in casa ideale che sia in grado di offrire il massimo benessere a tutta la famiglia è possibile grazie ad un semplice strumento, l’igrometro, una specie di termometro che rileva costantemente sia la temperatura che il grado di umidità in casa, permettendo quindi di intervenire per raggiungere il livello di umidità desiderata.

Per ottimizzare la qualità dell’aria in casa si può ricorrere all’installazione di un ottimo deumidificatore, meglio se con sistema di filtrazione in grado di rimuovere polvere, cattivi odori e pollini, non riduce la temperatura, ma toglie il vapore acqueo nell’aria, rendendola più secca e respirabile.

Questo utile elettrodomestico è indispensabile nelle calde afose giornate d’estate per rendere l’aria più salubre e per ridurre i vari disturbi fisici, come: allergie, asma, difficoltà respiratorie, ma soprattutto per sanare l’aria e ridurre la temperatura relativa percepita dal corpo.

Come già detto il deumidificatore non rinfresca l’aria, ma svolge un’azione forse molto più apprezzata, ovvero quella di ridurre la temperatura soggettiva percepita, infatti l’aria meno ricca di umidità da calura estiva fa respirare meglio, si percepisce meno il senso di soffocamento, con minor rischi di malesseri.

 

Umidità in casa: l’umidità di risalita

 

Altro problema che può rendere la casa un luogo poco ospitale e confortevole è l’umidità di risalita dai pavimenti. E’ questo un punto dolente che riguarda sia le costruzioni decennali che quelle  nuove, la risalita si manifesta soprattutto nel caso di una coibentazione inesistente o per danneggiamento dell’isolamento.

L’acqua presente nel terreno si diffonde in modo capillare nelle fondamenta, risalendo lentamente e manifestandosi inizialmente nella parte bassa dei muri, il danno che può causare dipende molto dalla capacità di assorbimento dei materiali che sono stati utilizzati durante la costruzione, ma il risultato finale sono intonaci danneggiati, cattivo odore nei vari ambienti e danni irreparabili agli arredi.

I danni che provoca sono molteplici sia sulla struttura che sulla salute di vive all’interno.

Dal punto di vista dell’estetica la presenza di un’eccessiva percentuale di umidità si manifesta con aloni e macchie ben visibili sulle pareti, nei casi più gravi non mancano le presenze di muffe, la conseguenza è che la pittura si scrosta e si sfalda lentamente a causa della pressione esercitata dai cristalli di sale contenuti nell’acqua.

Un’azione costante nel tempo può determinare un distacco del materiale murario con relativo indebolimento statico della struttura stessa.

I danni maggiori provocati dall’umidità di risalita sono quelli riscontrabili sulla salute, inoltre le spore delle muffe che invadono i vari ambienti, impregnano soprattutto gli armadi ed i vestiti,che spesso sono inutilizzabili e da buttare.

L’odore persistente, specie in alcuni ambienti come la camera da letto dove si trascorrono molte ore, rende la casa terreno fertile per malesseri, disagi e naturalmente malattie, come raffreddori, reumatismi, artriti e non per ultime allergie.

Escludendo una causa strutturale alla base di questo problema, nel qual caso ogni intervento è inutile, meglio rivolgersi ad un professionista, si possono adottare degli accorgimenti che se non riescono a debellare del tutto l’umidità almeno cercano di ridurla notevolmente.

Rimedi per ridurre l’umidità di risalita

 

Un primo passo da compiere è quello di isolare le pareti con un cemento isolante con elevate capacità sigillanti. Il secondo passo è la messa in posa di intonaci evaporanti, ovvero usare dei materiali macro porosi in grado di contribuire alla coibentazione, di assorbire l’acqua contenuta nella parete e grazie alla circolazione dell’aria all’interno, restituirla velocemente all’ambiente circostante mantenendola asciutta in superficie.

Molti esperti consigliano di praticare dei fori nei muri per permettere una giusta aerazione, ma i molti casi peggiorano la situazione, facendo entrare aria fredda in inverno ed aria caldo-umida in estate.

Altri preferiscono adottare rimedi casalinghi, come il sale grosso o l’aceto bianco ed il bicarbonato di sodio, il primo è un semplice deumidificatore naturale, in quando riesce ad assorbire l’umidità in eccesso presente nell’aria, basta disporlo nei vari punti della stanza.

Per eliminare poi quelle fastidiose macchie di muffa e l’odore persistente negli ambienti, può essere utile mischiare l’aceto bianco con  bicarbonato, aggiungere dell’acqua ossigenata e del sale per ottenere un composto anti muffa efficace.

Pericoli per la salute

 

Le muffe non sono altro che dei funghi con la capacità di espandersi in maniera capillare sui muri, quando in casa si registra una notevole percentuale di umidità ed una scarsa circolazione e ricambio d’aria, oltre ad essere molto sgradevoli alla vista, possono causare seri danni alla salute di tutta la famiglia.

Le spore che vengono inalate durante la respirazione rilasciano pericolose tossine  per la salute, specialmente nei soggetti con basse difese immunitarie, come i bambini o gli anziani, più a rischio sono le prime vie respiratorie che vengono compromesse, si manifestano raffreddori, rinite allergica, irritazione agli occhi ed alla gola asma, polmonite da ipersensibilità ed un peggioramento delle allergie.

Una certa percentuale di acqua sotto forma di vapore è indispensabile per idratare la pelle e le mucose, al contrario un microclima troppo umido è estremamente pericoloso e dannoso per il benessere dell’organismo.

L’eccessiva umidità favorisce la crescita di muffe con relativa proliferazione di batteri e funghi, che concorrono a determinare un ambiente pericolosamente poco salubre.

Umidità in casa: prevenire la formazione di muffe

 

Il benessere e la salute di tutta la famiglia dipende soprattutto dalla qualità dell’aria che circola all’interno di essa, la giusta aerazione permette di sostituire l’aria presente con quella pulita proveniente dall’esterno.

Per prevenire la formazione di muffe e la persistenza di cattivi odori, basta aprire anche solo 10 minuti le finestre per permettere la fuoriuscita di condensa del vapore, anidrite carbonica ed umidità.

E’ molto utile eseguire questa operazione tutti i giorni anche nel periodo invernale, magari riducendo il tempo di apertura, per non causare inutili aumenti del costo di riscaldamento.

Una soluzione sempre valida contro l’umidità in casa è quella di acquistare un buon deumidificatore, nei casi di ambienti ampi o di persistente formazione di muffe, potrebbero rivelarsi utili anche più di uno.

In commercio esistono sostanzialmente due diversi modelli: quello elettrico e il deumidificatore portatile.

Nel primo macchina aspira l’aria e la filtra,questa viene fatta passare attraverso un radiatore riempito di gas refrigerante, la bassa temperatura condensa l’umidità presente, che viene raccolta in una tanica, l’aria filtrata e priva di umidità viene rimessa in circolo da un ventilatore nell’arco delle 24 ore.

Quello portatile è dotato di sali igroscopici assorbi umidità, funziona in maniera molto semplice, cattura l’umidità nell’aria sotto forma di liquido, in questo modo essendo l’aria più secca più difficilmente la muffa sarà in grado di produrre spore.

E’ quindi consigliabile posizionarlo nelle zone dove si manifesta maggiormente, naturalmente il suo compito di essiccare l’aria, può renderla inattiva, evitando la formazione di nuovi focolai, ma non può certo eliminarla del tutto.

Estremamente silenzioso svolge il proprio lavoro in maniera autonoma, l’unica accortezza è quella di controllare i sali, quando sono esauriti, basta svuotare la vaschetta d’acqua ed aggiungerne altri, alcuni dispositivi funzionano anche come profumatori ambientali, grazie agli aromi aggiunti.

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