L’avanzamento tecnologico è ormai l’indice principale con il quale possiamo misurare il cambiamento della società, soprattutto in ambito lavorativo. E proprio a causa della tecnologia possiamo svolgere tantissime professioni che ieri ci potevamo solamente sognare di praticare.
Esistono nuove categorie di lavoratori, mestieri che vivono solo in virtù dei dispositivi che utilizziamo e che ci permettono un continuo quanto facile accesso a internet. Allo stesso modo, altri tipi di impieghi sono completamente scomparsi o sono stati ridimensionati notevolmente.
Le Aziende non cercano persone che abbiano competenze in dattilografia, ma in informatica, e anche piuttosto avanzate. I segreti da conoscere non sono più semplicemente quelli della meccanica, ma dell’elettronica.
Nel panorama mondiale, i professionisti più richiesti nel 2022 saranno, dunque, quelli che sapranno adattare meglio la loro attività alla richiesta maggiore sul mercato. Sapranno lavorare con ogni tipo di dispositivo, utilizzare alla perfezione software molto complessi e offrire i loro migliori servizi in maniera ottimizzata, spesso in smart working.
La scomparsa del “lavoro fisso”
Proprio vero è che i Paesi europei, e soprattutto l’Italia, prendono esempio dal modello anglosassone (quello USA, principalmente). Ed è proprio da lì che proviene la figura del professionista autonomo: un imprenditore che lavora solo e che riesce a monetizzare le sue abilità mettendosi al servizio di una vasta clientela.
Qui, però, fino a ieri persisteva il mito del posto a tempo indeterminato. Chi non ha mai sognato (sogno inculcatoci dalle due generazioni che ci hanno da poco preceduto) di essere assunto dallo Stato? Prendere uno stipendio fisso, sicuro, intramontabile, che neppure il Papa o l’assenteismo ostinato sarebbe riuscito a farci togliere. Questo volevamo e, in fondo al nostro cuore, ancora desideriamo. Ma non è più possibile.
Il lavoro fisso statale è un modello che non funziona e proprio per questo è destinato a morire tra pochissimo tempo. Al suo posto si affacciano nel panorama lavorativo le partite Iva. Ciascuno di noi, proprio come gli americani ci insegnano, deve rimboccarsi le maniche e combattere tutti i giorni per riuscire a portare il pane a tavola e pagare l’affitto alla fine del mese.
Stando a quanto osservato dal Servizio Contabile Italiano, nel 2021 abbiamo assistito a un vero e proprio boom di aperture di P. Iva. Questo incremento non riguarda solamente coloro che sono usciti dall’università come professionisti ancora inoccupati e i disoccupati, ma anche i dipendenti statali che, non contenti del loro stipendio, hanno voluto provare a trovare un’altra fonte di reddito.
Stranamente, il maggior numero di partite Iva sono state aperte per avviare imprese nel settore dell’agricoltura e del commercio. Al terzo posto si trovano i lavori “digitalizzati”, che naturalmente stanno ancora prendendo piede, ma sono in fase di forte crescita.
Un mercato “iper ottimizzato” per lavoratori “iper specializzati”
Il mercato del lavoro ha bisogno di professionisti sempre più specializzati in ciò che fanno. La domanda, infatti, preferisce tanti super esperti in micro settori, piuttosto che pochi bene informati riguardo a un macro settore vastissimo.
Per fare un esempio, all’alba di internet l’unico professionista che poteva aiutarti era semplicemente l’informatico: un tecnico con le abilità necessarie per scrivere linguaggi di programmazione sul computer. Oggi, il mondo digitale è formato da più figure diverse, ciascuna delle quali, esattamente come un piccolo ingranaggio di una grande macchina produttrice, ha un compito specifico. Ci sono il programmatore, l’ingegnere informatico, il web master, il provider, il SEO specialist, il social media manager, e così via.
Per ciascuna di queste figure esistono mille mila corsi di formazione e specializzazione, ciascuno dei quali, sebbene non esistesse neppure fino a poco fa, sembra essere diventato un passaggio se non un requisito fondamentale per essere assunti dalle aziende oppure costruire un bel portafoglio clienti.
Specializzarsi è diventato sinonimo di “ottimizzare”. Nel mercato del lavoro, offrire un lavoro iper specializzato vuol dire accontentare maggiormente la clientela e i bisogni degli utenti. Devi saper fare almeno una cosa, una sola piccolissima cosa, ma meglio di chiunque altro, per essere qualcuno nel settore lavorativo in cui intendi operare. Così potrai avere chance di ottenere il successo che speri.
Bene, questa è la situazione attuale. Ma cosa ci aspetta nell’immediato futuro?
I settori che offriranno a breve molte più occasioni professionali
I settori che a breve offriranno molte più occasioni professionali sono senza dubbio tutte quelle legate al mondo dei servizi digitali. Chi sa creare chat o costruire siti particolari come ecommerce ha già le carte in regola per cavalcare la cresta dell’onda.
Uno studio ha valutato quali saranno le professioni più richieste dalle aziende in base alla crescita del numero di domande per determinati servizi.
Sicuramente, il settore in cui ci saranno ottime possibilità di impiego e di guadagno è quello della sicurezza informatica. Pure oggi si tratta di una professione bramata e incoraggiata dai molti corsi di laurea che stanno spuntando come funghi nelle aule dei vari atenei sparsi sul nostro territorio. Scopri di più sulla cybersecurity qui: https://www.kaspersky.it/resource-center/definitions/what-is-cyber-security
Quello dell’analista dati sarà la seconda professione più richiesta; mentre l’esperto di intelligenza artificiale risulterà la meglio pagata in assoluto.
Nel campo della finanza, sicuramente avrà un ruolo centrale la figura del personal banker, che oggi non è ancora del tutto compresa e sfruttata in pieno. Quella del Data Protection Officer sarà altrettanto determinante e molti ragazzi avranno la fortuna di trovare impiego con questo titolo: si tratta di un professionista specializzato nella protezione dei dati di un ufficio, con formidabili competenze sia nel campo dell’informatica che del settore finanziario.
Infine, se vuoi davvero essere certo di lavorare, a qualsiasi costo, potrai frequentare un master in digital marketing strategist. Così potrai diventare una figura di spicco nel panorama economico e sociale allo stesso tempo. Come? A titolo di Digital marketer, Business developer o social media manager. Queste figure si stanno rivelando indispensabili e la conoscenza di ciò che fanno richiede anni di studio accademico, oltre a tanta esperienza sul campo.
Spesso per riuscire ad accedere a tutte queste professioni, non è solo necessario intraprendere un percorso di studi specifico, ma pure un’esperienza di tirocinio presso una grossa azienda.