Il desiderio di molti è quello di riuscire a creare un’app Android, ed il compito di questo tutorial è fornirti le basi necessarie per riuscirci. Sappi che non si tratta proprio di una passeggiata, avrai bisogno di mantenere alta la concentrazione e per far ciò ti consiglio caldamente di prendere qualche appunto per fissare i concetti e procedere in modo ordinato.

Benvenuto quindi nel tutorial di come si crea un’app Android partendo da zero o quasi. Buona lettura!

 

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Perché creare un’app Android e non fare anche un’app iOS?

 

E’ giusto, per iniziare, porsi la domanda del perché sviluppare un’applicazione solo per il sistema operativo Android senza tenere in considerazione IOS.

Probabilmente sai che esistono molte app che hanno preferito una piattaforma piuttosto che un’altra, ed il motivo può essere racchiuso in queste tre semplici risposte:

·         Pur perdendo una fetta di utenti (quelli che hanno gli iPhone), le app per Android sono più popolari, poiché i telefoni che usano  il sistema operativo di Big G sono nettamente di più rispetto a quelli che usano unicamente i device della grande mela;

·         Se pensiamo al costo di sviluppo di uno specialista in app, c’è una netta convenienza con i programmatori per Android;

·         iOS ha minore possibilità di personalizzazione, ciò è dovuto alle specifiche di sviluppo imposte da Apple;

·         Le app di Android sono generalmente più convenienti di quelle iOS, sia a causa del costo di sviluppo, che alle necessità del marketing che vogliono il consumatore Apple più propenso a spendere, rispetto a quello Android.

Detto ciò se si ha budget a disposizione, la migliore soluzione è comunque quella di creare le due versioni della stessa app, tralasciando il sistema operativo di Windows per app che in questo momento non ha riscosso un gran successo.

 

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Quali sono le differenze per creare un’app Android rispetto a iOS?

 

Ogni sistema operativo ha un proprio linguaggio di programmazione, ciò significa che lo sviluppatore dovrà conoscere il codice e il linguaggio ad esso dedicato. Lavorare per una piattaforma in maniera specifica permette di raggiungere un grado di dettaglio che non è possibile avere quando l’app viene sviluppata da zero per più piattaforme.

La differenza è sostanziale perché nel primo caso si scrive un programma interamente dedicato, nel secondo caso invece si tratta di adeguamenti, e come tali con un limitato potenziale di sviluppo.

E’ quindi fondamentale che lo sviluppatore abbia piena conoscenza del sistema operativo di Android.

In termini di tempo di sviluppo le applicazioni native per sistema operativo sono analoghe. Come nel caso precedente lo sviluppo multi piattaforma richiede un tempo superiore.

Ciò che varia è il costo orario che, come accennato poco fa, è superiore per il programmatore di IOS.

 

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Per creare un’app Android si deve tener presente il design

 

Uno smartphone Android è differente da uno della grande mela. Gli stessi tasti sono organizzati in modo diverso e compiono operazioni che differiscono. Da ciò deriva la necessità di avere un design piuttosto che un altro con costi che in taluni casi raddoppiano di fronte allo studio multi piattaforma.

Per lavori meno complessi questa regola ovviamente non vale, e per questo motivo è utile capire che non si tratta di un extra-costo ingiustificato ma di tasti e modalità di sviluppo che hanno due logiche diverse.

 

Il guadagno derivante da un’app Android è lo stesso rispetto ad un’app iOS?

 

Chi intende sviluppare un’app in generale si pone degli obiettivi economici. Come hai potuto intuire da ciò sin qui detto, i consumatori che posseggono un iPhone spendono di più rispetto ai consumatori Android.

Tale constatazione deriva da studi di marketing che hanno dimostrato la maggior elasticità al prezzo degli utenti iOS in assoluto.

Questa considerazione ci porta inevitabilmente al concetto di modello di business. Da un’app infatti si guadagna in funzione di un prezzo di acquisto, oppure anche di una gratuità iniziale ed un upgrade per funzionalità superiori a pagamento.

 

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Il progetto dell’app Android deve partire dal modello di business

 

Per ottenere risultati apprezzabili si deve partire col piede giusto. L’idea di business intende chiarire da subito come organizzare le revenue dell’app. Chi vuole creare un’app Android è infatti un imprenditore e come tale deve agire.

La vending proposition dell’app deve essere chiara. A solo scopo indicativo ti suggerisco alcune vending proposition che stanno alla base della tua creazione:

  • Offrire un servizio a pagamento (abbonamento oppure acquisto one shot);
  • Fare branding per ottenere vendite indirette da piani di affiliazione ad esempio, o pubblicità incorporata, lo scopo è quello di accrescere la reputazione del marchio;
  • Generare dei leads consensati in modo da rivenderli nel mercato del retail marketing, oppure presso le agenzie specializzate;
  • E-commerce;
  • Modello freemium consistente nel fornire funzionalità di livello superiori che dopo un lasso di tempo diventano a pagamento.

 

Analizzare il mercato delle app prima di entrarci

 

E’ banale pensarlo ma molti non considerano la concorrenza molto agguerrita che esiste nel mercato delle app. Sono talmente diffuse che ultimamente si è fatto strada un nuovo detto:c’è un’app per ogni idea che ti viene in mente”.

Sono svariati milioni le app, eppure ognuno di noi ne gestisce solo una ventina sul proprio smartphone. Il tempo da dedicare allo studio della concorrenza e al piano marketing per il lancio, è probabilmente più importante di quello da dedicare alla costruzione tecnica dell’app Android.

I progetti che si sono fermati al palo sono moltissimi ed in aumento, ciò è dovuto all’idea sbagliata che basta creare un’app divertente per scalare le classifiche del download.

Così non è, c’è bisogno di raggiungere un numero di utenti veri utilizzatori che tramite il sistema del feedback promuovono essi stessi la tua app.

 

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Tutorial di come creare un’app Android

 

Si tratta ora di passare ai fatti, segui il tutorial diviso in fasi logiche.

  1. Sviluppa l’idea

E’ il caso di testare la bontà della tua idea prima di cercare un partner sviluppatore. C’è bisogno di confrontarti prima con ciò che trovi in rete, e poi con un potenziale utilizzatore della tua potenziale app.

Un’app non fa altro che risolvere un problema, questo talvolta è eplicito, la maggior parte delle volte è invece latente. Significa che tutti avrebbero un vantaggio da un’app in grado di facilitare qualcosa.

La stessa funzionalità deve poter essere tradotta dal nome (naming) e dal design. Uno dei segreti del successo delle app sta proprio nel poterle identificare nel giro di pochi decimi di secondo.

Lo stesso codice colore aiuta molto, ad esempio nel campo del food il rosso predomina, non se si tratta di food bio dove invece tenderà a prevalere il verde, e così via per i diversi settori.

Oltre al colore in funzione del settore, devi conoscere qualcosa anche sul linguaggio inconscio suscitato dai colori e dalle forme. Il giallo comunica avvertimento, pericolo, il nero riguarda più il disagio, il mistero. Le forme possono avvicinare o allontanare, le curve sono fatte per mandare dei segnali di fiducia, poiché sono inclusive, a dispetto delle linee dritte e austere, più rivolte al mercato del lusso.

  1. La business idea

Lo sviluppo di un’app Android o iOS parte dal concetto base. L’idea è solitamente l’illuminazione che precede una lunga fase di verifica.

Solitamente si deve cercare di produrre un documento in grado di assolvere ad ogni potenziale domanda. Il tempo, il costo, il mercato di riferimento, il piano di lancio, la grafica e non ultimo un vero conto economico.

In questa fase probabilmente avrai bisogno di supporto competente, non è da tutti saper sviluppare un conto economico ipotizzando diversi scenari possibili.

Questo sforzo è fondamentale per capire le proporzioni del business e comprendere se ne valga davvero la pena.

Allo stesso tempo ha la capacità di confermare la bontà dell’intuizione, ragion per cui ci dedicherei il tempo necessario ad avere le idee chiare.

  1. La creazione di un’app Android

Giunti a questo punto significa che stai procedendo nel verso giusto. Arrivati alla fase operativa occorre agire per bene non dimenticandosi che per ogni punto da sviluppare serve avere la certezza di un esperto.

  • Chi si occuperà dell’immagine? Se hai esperienza non dovrai assoldare un grafico in app. Sebbene non si tratti di un lavoro complicato devi pensare in termini di flow. Spesso e volentieri dalla grafica deriva la fluidità di utilizzo. Non esiste app friendly, per arrivare al dunque devono esserci meno tap possibili, si parla al massimo di tre;
  • La parte tecnologica è il centro della questione, per raggiungere l’obiettivo occorre che lo sviluppatore sia ben brieffato sul funzionamento e sull’esperienza utente;
  • Hai pensato a farti aiutare da un project manager? Spesso si hanno ottime intuizioni, ma per mancanza di esperienza si sbaglia a sovrapporre gli incarichi con danno per i tempi di sviluppo e soprattutto per il budget.

 

 

Per queste figure ti può aiutare Tabbid. Seleziona i professionisti, leggi le loro recensioni e contattali. Il tuo compito è quello di mettere assieme il tuo team e regolarlo per bene.

 

  1. Il debutto della tua app Android

Il traguardo è vicino, ora manca la fase del lancio. Devi sapere che per ben apparire nelle prime posizioni del market place di Google devi poter applicare le tecniche ASO “App Store Optimization”. Se conosci di cosa tratta la SEO devi fare solo lo sforzo di traslarlo nel mercato delle app.

Un esperto di tecnica ASO è determinate per selezionare le giuste keyword in grado di farti scalare le classifiche. La fase iniziale è quella che ti fa capire se la tua app avrà successo o sarà costretta ad arrancare nelle retrovie, ragion per cui un esperto ASO vale il suo ingaggio.

Proprio come per il lancio di una qualsiasi idea di business, sarà necessaria una cartella stampa da divulgare ai media di settore. Arricchiscila di contenuti ed immagini, oltre a fornire una preview.

In un paio d’ore la tua app si caricherà nel suo market place (Google Play).

  1. Pubblicità e promozione

Se credi di aver terminato significa che stai tralasciando un aspetto importante. Come fai a raggiungere i tuoi potenziali clienti? Chi sono gli utilizzatori? Cosa leggono? Chi seguono sui social network? Hai pensato ad un sito internet dedicato? Hai un blog?

Tutte domande necessarie per promuovere la tua app Android. Tieni conto che ormai tutto passa per l’on-line, ragion per cui tutte le risposte vanno formulate tenendone conto.

Più siti parlano della tua app maggiore flusso creerai verso il market place. On-line vanno di moda i blog che parlano di moltissime cose.

Gli articoli dedicati alle app sono molti, ma pochi sono i siti autorevoli. Fai attenzione a contattare solo quelli che appaiono in alto nei risultati di ricerca.

Per far ciò basta che scrivi il titolo, o l’argomento della tua app per verificare chi ne potrebbe parlare, ad esempio “app per cantare”, oppure “app per anziani” e così via.

Rivolgiti ad AdSense per lanciare una campagna banner oppure con AdWords fai apparire il tuo annuncio nei primi risultati di ricerca in funzione di determinate query (keyword) digitate dagli utenti.

 

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Conclusioni

 

Per arrivare a fare un’app Android hai bisogno di conoscere innanzitutto un processo logico che non tralasci i punti importanti, come la verifica dell’idea di business o la promozione. In taluni casi avrai bisogno di competenze specifiche, la buona notizia è che in questo sito puoi verificare da solo che ci sono molti esperti che si mettono a disposizione per budget accessibili.

La differenza per sviluppare una buona idea non deve essere l’investimento, nell’on-line tutto è possibile, pure arrivare a proporre un’app che in poco tempo si ritaglia una fetta di mercato importante.

Il consiglio è quello di specializzarsi il più possibile, solo così i concorrenti diminuiscono.

 

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