La processionaria è un insetto lepidottero particolarmente pericoloso sia per le piante che infesta che per gli animali e gli uomini. Le larve sono ricoperte di peli urticanti che si staccano facilmente dal loro dorso. Questi peli uncinati riescono ad attaccarsi agevolmente a qualsiasi tipi di tessuto come pelle e mucose. Sono proprio i peli a creare infatti forti reazioni allergiche mediante il rilascio di istamina ovvero la medesima sostanza che viene prodotta dal corpo durante le reazioni allergiche. In casi particolarmente gravi, il contatto con la processionaria scatena uno shock anafilattico che, se non curato tempestivamente e con i giusti farmaci, può portare l’individuo alla morte.

 

La Processionaria: per chi è pericolosa

 

 

La processionaria è molto pericolosa per gli animali e in maniera particolare per i cavalli e i cani. Gli equini brucando l’erba per nutrirsi e i cani che costantemente annusano il terreno, possono ingerire inavvertitamente i peli di questi insetti e i sintomi che iniziano a presentarsi dopo pochi istanti possono essere davvero devastanti. I cani iniziano ad avere un’esagerata salivazione causata dal processo violento di infiammazione nella zona della bocca ma anche all’esofago e allo stomaco. Più passa il tempo e più i sintomi si aggravano. La lingua si gonfia smisuratamente e talvolta può raggiungere dimensioni tali da impedire la corretta respirazione dell’animale.

Il contatto diretto della lingua del cane con il dorso della processionaria, può portare a un rapido processo di necrosi della stessa con perdite di porzioni importanti. Se i peli ingeriti sono molti ci può essere un totale rifiuto del cibo, la presenza di febbre alta e diarrea spesso emorragica.

Per evitare che i sintomi peggiorino è indispensabile intervenire immediatamente lavando la bocca del cane con abbondante acqua pulita. Si può adoperare una siringa priva di ago con la quale è più semplice spruzzare all’interno del cavo orale acqua. L’operazione deve essere ripetuta più volte perché i peli di processionaria si ancorano tenacemente alle mucose. Dopo questo primo intervento l’animale deve essere portato dal veterinario più vicino.

Dal 1998 in Italia è obbligatorio combattere la presenza della processionaria secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale 17.04.1998. I lepidotteri in questione vengono eliminati adoperando differenti metodologie efficaci ma non prive comunque di rischi. Ci sono in commercio pesticidi specifici ma sono efficaci solo se vengono spruzzati sulle larve e non sui nidi. Infatti il nido neutralizza il potere dell’agente chimico che così non avrà più nessuna efficacia. Le larve morte devono essere poi eliminate e solitamente le si brucia ma, dato che anche i residui carbonizzati sono urticanti e possono essere facilmente inalati, è necessario allontanarsi immediatamente dal luogo e provvedere a far allontanare tutti coloro che si trovano nei paraggi.

 

 

 

 

 

Le ditte che si occupano di eliminare i nidi di processionarie ancorate alle fronde dei pini, eseguono quella che viene chiamata lotta meccanica. Il tronco della pianta viene avvolto nel cellophane coperto di colla entomologica prima che le larve scendano e così al loro primo tentativo di raggiungere il suolo rimangono imprigionate. Anche in questo caso la pellicola successivamente andrà rimossa con attenzione e poi smaltita in maniera adeguata.

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