Oggi vogliamo parlarti di come potare, quel processo che almeno una volta l’anno le nostre piante e i nostri alberi richiedono per crescere sempre più forti e rigogliosi. Quando farla, come, quali suggerimenti seguire. Proveremo a risponder a tutte queste domande in questo post.

 

Perché potare il verde

 

Potare per ridare forza e vitalità alle piante e al giardino. Arriva un momento in cui gli spazi verdi richiedono questa particolare attenzione e bisogna approcciare la fase della rinascita delle piante con particolare cautela. La prima cosa da fare, ad esempio, è dotarsi di tutte le attrezzature più adeguate, come una motosega per potatura, la seconda lasciarsi guidare dai consigli degli esperti, come Tiziano Codiferro che nel suo blog svela tutti i segreti per un pollice verde perfetto. Sono davvero numerose le specie di piante e alberi che richiedono la potatura come momento di crescita. Attraverso questa procedura, infatti, si favorisce una crescita sana e rigogliosa della specie coltivata e, al tempo stesso, la si rende più resistente agli attacchi di parassiti e altri agenti infettivi. Inoltre, la potatura, andando a incidere anche sulla crescita, migliora la produzione dell’albero o favorisce il predominare della funzione ornamentale della pianta.

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Potare non è da tutti

 

La potatura, pur rappresentando un momento indispensabile per al crescita della pianta, non è da tutti. Sono richieste, infatti, almeno delle competenze di base per evitare errori e imprecisioni dalle importanti ripercussioni (negative) sullo sviluppo della pianta. La prima cosa da sapere, ad esempio, è che esistono diverse metodologie di potatura e che ognuna risponde a esigenze diverse. È importante, poi, conoscere bene le esigenze delle singole piante dei singoli alberi. Alcuni alberi da frutto, ad esempio, non amano potature drastiche, anzi. Ne sono tanto restii da rischiare la vita. È il caso del ciliegio, delle conifere, dell’ippocastano e dell’albicocco. Per questa ragion è opportuno avvalersi del contributo di un esperto o studiare adeguatamente prima di darsi alla potatura.

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Quando potare

 

Esistono diverse tipologie di potatura, da effettuare in momenti diversi dell’anno. A seconda dello scopo prefisso si può ricorrere a una metodologia o a un’altra. Più in generale, volendo riassumere in macro-categorie le diverse tipologie esistenti, è possibile racchiudere la potatura lungo queste direttrici: naturale, di ringiovanimento, di ritorno, di formazione, solo per citarne alcune, a cui va ad aggiungersi la potatura di eliminazione che è finalizzata ad eliminare del tutto alcun parti della pianta. Esistono indicazioni di massima sui momenti dell’anno migliori per effettuare le diverse tipologie di potatura.

 

Ma cosa si intende per potatura?

 

Questa misura porta alla realizzazione di tagli mirati sui rami della pianta o dell’albero. L’obiettivo è quello di eliminare rami inutili o improduttivi. In alcuni casi, quando si parla di potatura lieve, l’obiettivo che ci si pone è solo quello di liberare l’arbusto da foglie secche e piccoli rametti improduttivi. La potatura di mantenimento prevede che si effettuino piccoli tagli sulla parte superiore del ramo, che in questo modo viene tranciato solo in parte.

 

Potatura per principianti

 

Per gli amanti del verde, quelli dotati di passione per il verde ma anche di un minimo di abc del giardinaggio, la strada più consigliata è quella della potatura naturale. Si tratta della tecnica più semplice, basata sul taglio netto di alcuni rami. La cosa importante è ricordarsi che la potatura deve essere completa, i rami vanno eliminati del tutto e non lasciati a metà o capitozzati. Solo in questo modo, infatti, è possibile modellare bene la pianta, garantendo la giusta dose di aria e luce a tutte le sue parti.