Non esiste un unico modo di scrivere un curriculum di successo e le innumerevoli risorse disponibili in rete che permettono di crearne uno ne sono la testimonianza. Il primo consiglio che ci sentiamo di darvi è partire da un modello di base, come il Curriculum Europeo o Europass, che ci consenta di essere sicuri di includere tutte le informazioni necessarie in maniera corretta.

Utilizzare questo modello inoltre ci renderà più facile la ricerca di un lavoro oltre confine, e anche magari di avere un occhio di riguardo da parte di selezionatori di multinazionali estere anche nel caso volessimo limitare la nostra ricerca unicamente alla nostra zona di residenza.

Quali informazioni devo inserire nel curriculum?

Il Curriculum Europeo prevede che vengano inserite le seguenti informazioni, che come potrai intuire sono quelle essenziali in un processo di ricerca del personale.

  • Dati anagrafici e informazioni di contatto, della cui forma e importanza parleremo meglio in seguito.
  • Esperienze lavorative, elencate in ordine cronologico a partire dalla più recente
  • Formazione. Includendo oltre alla formazione scolastica, eventuali corsi di specializzazione.
  • Lingue straniere, indicando il vostro livello sia nella parte scritta che in quella parlata.
  • Competenze informatiche.
  • Capacità relazionali e manageriali, meglio se comprovate da effettive esperienze lavorative.
  • Altre capacità o competenze e ulteriori informazioni meglio se coerenti con la propria candidatura.

Che tipo di curriculum inviare?

Il Curriculum Europeo è una buona base di partenza, soprattutto per accertarsi di avere inserito tutti i campi davvero fondamentali, ma non è obbligatorio usarlo anche se ci sarà chi comunque lo preferirà o lo richiederà espressamente.

Buona norma è tenere sempre a mente la propria figura professionale, la posizione per la quale ci si candida e il tipo di azienda a cui ci rivolgiamo. Il curriculum di un designer sarà molto diverso da quello di un ingegnere e mi aspetto che un formato più originale e creativo sarà maggiormente apprezzato da una maison di moda piuttosto che da una società di impiantistica industriale.

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La stessa cosa dovrebbe accadere per il contenuto: date sempre maggiore risalto alle esperienze lavorative e formative, nonché alle attitudini e capacità individuali più adatte al contesto al quale ci stiamo rivolgendo. Se volete massimizzare le probabilità di essere presi in considerazione l’errore che sicuramente dovete evitare è creare una versione unica del vostro curriculum e pensare che possa andare bene per tutti.

Le esperienze lavorative

Costituiscono ovviamente la parte cruciale del vostro CV. Vanno elencate in ordine cronologico partendo dalla più recente fino ad arrivare alla più remota. Malgrado la più importante risulti sempre l’ultima, fate in modo da far risaltare in maniera opportuna quella più inerente alla posizione desiderata.

Non abbiate inoltre paura di inserire i vostri periodi di inattività, avendo però cura di motivarli e inserendo eventuali attività extra lavorative svolte in quei frangenti. Considerate che in molti paesi europei prendersi un anno sabbatico è considerata un’ottima esperienza di arricchimento personale.

Evita di esagerare

Malgrado ognuno di noi desideri che il proprio curriculum spicchi su tutti gli altri per essere preso in considerazione, evitate nel modo più assoluto di ingigantire oltremodo qualsiasi informazione al suo interno. Primo perché i selezionatori hanno l’occhio allenato e colgono al volo eventuali enfasi eccessive, sia perché possono essere facilmente smascherate già direttamente in fase di colloquio o essere oggetto di verifica. Anche qualora non lo fossero e riusciste molto abilmente grazie a queste ad ottenere il posto, difficilmente riuscireste a superare il periodo di prova e ad essere confermati.

Se il vostro curriculum è interessante per alcune caratteristiche ma carente su altre, è possibile che un’azienda decida comunque di puntare su di voi apprezzando proprio la vostra sincerità al proposito e mettendo in conto di formarvi per colmare quelle lacune. È anche possibile che, se siete piaciuti, ma alla fine non selezionati per quella posizione, l’azienda vi terrà comunque in conto per eventuali posizioni future maggiormente coerenti con il vostro profilo. L’onestà paga sempre!

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Un dettaglio non banale: i vostri riferimenti!

I reparti Risorse Umane delle aziende, con la mole di curriculum che devono valutare e conseguentemente con tutti i candidati che decidono di contattare, non amano perdere tempo dedicandosi alla ricerca del migliore modo con il quale contattarvi. Il vostro nome, indirizzo e i principali riferimenti mediante i quali sarà agevole contattarvi devono essere posti bene in evidenza in alto a sinistra di ogni curriculum.

Un numero di cellulare e una mail sono indispensabili, altri come ad esempio il proprio account Skype, il link al vostro sito web o al profilo Linkedin, in alcuni contesti saranno sicuramente apprezzati. Accertatevi però che con questi riferimenti siate sempre effettivamente contattabili: se inserite una delle vostre mail accertatevi che sia una di quelle che controllate spesso.

Riguardo la mail poi, siate professionali: non usate quella creata con il vostro soprannome del liceo! Se necessario createne una ad hoc, meglio se con il vostro nome e cognome, utilizzate quella e, come detto prima, accertatevi di controllarla!

La foto

Assieme ai vostri riferimenti è un’ottima idea inserire una foto, anche perché molti ormai la richiedono espressamente. Non lasciate al caso questo particolare: fate in modo di dare una buona impressione già con la vostra immagine e fate che sia coerente con tutto il resto. Se vi state proponendo come funzionario di banca, una foto ben fatta con un completo elegante in atteggiamento professionale è d’obbligo, mentre se il vostro obiettivo fosse fare il guardiacaccia probabilmente sarebbe fuori luogo.

In ogni caso cercate di farvela fare da qualcuno capace e che sappia valorizzarvi al meglio. Evitate assolutamente i selfie!

Esponi chiaramente i tuoi obiettivi

Nella maggior parte dei casi il curriculum andrebbe accompagnato da una lettera di presentazione che spieghi in modo chiaro e conciso perché ritenete di essere adatti alla posizione per la quale vi state proponendo e quali sono le vostre peculiarità che facciano di voi una scelta vincente.

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Quando ciò non è possibile fate in modo che questo risulti chiaro dal vostro curriculum anche aggiungendolo espressamente, ma sempre in maniera concisa e senza eccessiva enfasi.

Le “altre” informazioni

È un’ottima idea inserire tutte quelle informazioni, non necessariamente inerenti alla propria storia lavorativa, che però possano valorizzarla e rafforzarla. Attività di volontariato, eventuali altri corsi di formazione, pratica di sport a livello agonistico: questi sono solo alcuni esempi di attività che pur non costituendo oggetto principale di selezione possono dire molto di voi e creare interesse a vostro riguardo.

Siate solo molto cauti al proposito: anche l’inserimento in un curriculum di informazioni completamente irrilevanti potrebbe parlare per voi, ma non proprio in senso positivo.

Siate concisi!

Un imperativo, particolarmente importante in caso di lunghe storie lavorative: siate chiari e soprattutto concisi! Nessun selezionatore ha la voglia né il tempo di leggersi pagine e pagine di curriculum.

Il curriculum ideale non dovrebbe superare le due pagine, se siete andati oltre rivedetelo, tagliate le parti irrilevanti e sintetizzate le altre facendo in modo che venga fuori la sostanza riguardo chi siete e cosa avete fatto. Un selezionatore che vorrà approfondire determinati aspetti potrà sempre farlo nei successivi ed eventuali colloqui di selezione.

Un ultimo controllo

Dopo aver compilato il vostro curriculum, fatelo leggere ad altri per una valutazione esterna. L’ideale sarebbe che fossero persone che lavorino nell’ambito delle Risorse Umane, ma in alternativa anche il consiglio di conoscenti con una buona esperienza aziendale, magari nel settore che vi interessa, potrebbe comunque essere utile. Un occhio esterno può notare cose alle quali noi da autori non avremmo mai fatto caso.