Quasi tutti siamo appassionati di auto, conosciamo persino come sono fatte le parti del motore, alcuni di noi sono dei veri e propri esperti e sono in grado di valutare un veicolo semplicemente osservandolo ed ascoltandone il rumore del motore.
Quando si acquista un’auto usata, ma la stessa cosa vale anche per un’auto nuova, è difficile capire se tutto è come sembra. Alcune cose non si vedono ad occhio nudo, è così per la verniciatura.
Sorge il sospetto che qualcosa non sia andata per il verso giusto quando, dopo un po’ di tempo dall’acquisto dell’auto usata o nuova, si notano dei difetti di corrosione o ruggine anche gravi.
In questi casi è lecito indagare per conoscere come stanno realmente le cose. Se prendiamo ad esempio l’acquirente di un auto usata, sarà interessato a capire se quell’auto ha subito delle riparazioni importanti. Il venditore raramente dichiara di aver effettuato delle riparazioni alla carrozzeria, poiché teme che questa informazione possa in qualche modo pregiudicare il valore dell’auto stessa oppure addirittura la vendita.
Per questo motivo un acquirente avveduto, dovrà cercare da solo di scovare eventuali anomalie che si presentano alla vista, sotto forma di opacità, cambi di colore, guarnizioni puntinate di vernice ed altro genere di anomalie che si possono presentare sulla superficie della carrozzeria.
Questo esame purtroppo è difficile, soprattutto perché la maggior parte delle volte il mezzo da controllare non è sufficientemente illuminato, inoltre taluni difetti di riverniciatura non sono visibili. Prima di suggerire quale sia il metodo più opportuno, per determinare difetti di verniciatura o di riparazione che sono riscontrabili tramite della strumentazione appositamente studiata come lo spessimetro per vernici, è bene capire in cosa consiste sistema di verniciatura moderno.
La vernice di un’auto moderna è diversa da quella una di qualche anno fa
Se paragoniamo il trattamento di verniciatura moderno con quello che avveniva 30 anni fa, soprattutto per auto di gamma medio-bassa, troveremo delle differenze qualitative notevoli. Il miglioramento sia delle vernici che dei processi di verniciatura, oltre ai vari procedimenti, fanno raggiungere al veicolo una longevità importante.
Il passo in avanti più consistente è stato fatto nel tempo con l’introduzione delle vernici acriliche a doppio strato con l’aggiunta di un trasparente finale, e di metodologie anti-corrosione come la zincatura, l’elettroforesi catodica ecc.. che hanno portato lo standard qualitativo a livelli notevoli anche per le auto più economiche.
Sono davvero rari i difetti che si possono riscontrare in un’auto comprata nuova. Il più delle volte si tratta ad anomalie dovute alla possibilità che il veicolo sia stato riparato in seguito ad urti causati nel trasporto. In questi casi, l’ignaro acquirente si trova di fronte ad una eventualità imprevista e ha la necessità di fare delle precise valutazioni. Il veicolo che ha comprato nuovo o usato, ha un valore inferiore a quello pagato, dovrà dimostrare i difetti indagando sulla riparazione occulta fatta.
C’è da dire che le auto prodotte all’estero, hanno una maggiore probabilità di subire danni alla carrozzeria, per effetto della complessità del trasporto. Una riparazione fatta a regola d’arte non è un problema, poiché sono state ripristinate le condizioni di partenza. Una riparazione che non ha rispettato gli standard della casa madre, può invece determinare gravi anomalie che vengono alla luce anche dopo anni.
Se siamo di fronte ad una di queste fattispecie, bisogna contestare al venditore i difetti riscontrati da un lavoro di riverniciatura che non è stato fatto a regola d’arte. Per far ciò occorre avere delle prove e l’unico modo di procurarsele, è quello di effettuare delle misurazioni per mezzo dello spessimetro digitale o magnetico, mediante il quale sì ha conferma dello spessore degli strati di vernice applicata.
Laddove c’è stata una riparazione della carrozzeria, gli spessori sono ben più importanti rispetto alle zone dove non sia avvenuta alcuna riparazione, ciò è ancor più vero quando si è intervenuti con lo stucco riempitivo.
Come sono gli strati di vernice di un’auto nuova
Un’auto nuova ha uno spessore di verniciatura, comprensiva di strato trasparente, che va dai 90 ai 130 micron, quelle di alta gamma hanno una verniciatura originale che va dai 150 ai 200 micron. La vettura di fascia bassa che ha subito una riverniciatura può avere uno spessore che va dai 190 ai 230 micron, ed in caso di utilizzo dello stucco può arrivare fino ai 600 micron.
Uno spessimetro per la misurazione delle vernici, può avere un costo che oscilla tra le 300 e gli 800 euro, è uno strumento soprattutto necessario agli ispettori delle case automobilistiche ma anche ai periti assicurativi e dovrebbe esserlo anche per i carrozzieri che però non ne fanno uso.
C’è da dire che la moderna tecnologia di costruzione delle auto, fa riferimento a materiali diversi, anche non ferrosi, è il caso dell’alluminio, del PVC, della fibra di carbonio, della vetroresina ed altri ancora. Per queste circostanze esistono spessimetri digitali che sono in grado di rilevare lo stesso, le misurazioni degli strati di vernice.
La verniciatura originale, che avviene in fabbrica, consta di diverse fasi:
- la prima è la zincatura o fosfatazione che ha uno strato che va da 0,6 a 0,8 micron;
- la cataforesi va da 20 a 30 micron;
- primo strato di sottofondo, va da 30 a 50 micron;
- secondo strato in tinta, è facoltativo, ma può andare da 20 a 35 micron;
- la vernice in colore pastello va da 10 a 20 micron;
- quella metallizzata va da 10 a 15 micron;
- lo strato protettivo trasparente, che viene applicato alla fine, va da 40 a 50 micron.
Va detto che i difetti di verniciatura possono essere stati causati da elementi esterni, come ad esempio la resina degli alberi, o le sostanze tossiche industriali, oppure gli escrementi degli uccelli, in tutti questi casi non sarà possibile chiedere una riduzione del prezzo o l’intervento della garanzia, cosa che invece è possibile fare, quando i difetti che insorgono sulla carrozzeria, sono derivanti da operazioni di verniciatura non fatta in maniera corretta e soprattutto da situazione in cui il veicolo acquistato nuovo o usato è stato dichiarato originale.
Il controllo della vernice automobilistica attraverso i contatori di vernice sono la prova inoppugnabile che c’è stato un ritocco fatto male della verniciatura, ciò è determinante ai fini del riconoscimento di un indennizzo.