Cinisello Balsamo – Un’operazione della Squadra investigativa del Commissariato di Cinisello Balsamo ha portato all’arresto di due giovani italiani, rispettivamente di 19 e 21 anni, per possesso di armi clandestine e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. I due sono stati fermati nel tardo pomeriggio di venerdì e ora si trovano nel carcere di Monza.

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Pedinamento e arresto

Il blitz della polizia è scattato intorno alle ore 18, quando gli agenti della Squadra investigativa di via Cilea hanno notato i due giovani in via Speri. Il diciannovenne stava salendo su un’auto guidata dal ventunenne, suo parente. Insospettiti dai loro movimenti, i poliziotti hanno deciso di seguirli fino a un complesso di box situato in via Leonardo Da Vinci, dove la situazione ha preso una piega inaspettata. Una volta arrivati, gli agenti hanno sorpreso i due mentre nascondevano un sacchettino nello sportello del carburante dell’auto. Fermati immediatamente per un controllo, i poliziotti hanno trovato 350 euro in contanti e 53 grammi di cocaina all’interno del sacchettino.

Il ritrovamento nel garage

Le indagini non si sono fermate qui. All’interno del box utilizzato dai due ragazzi, gli agenti hanno trovato una seconda auto parcheggiata. Ispezionando il veicolo, sono emersi strumenti tipici dell’attività di spaccio: una macchina da sottovuoto, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della droga. Ma la scoperta più inquietante è stata quella delle armi: nel bagagliaio erano presenti una pistola con matricola abrasa e un fucile da caccia, entrambi muniti del relativo munizionamento. Questo dettaglio ha fatto scattare l’accusa di possesso illegale di armi.

Droga e armi: un mix pericoloso

Il ritrovamento di armi da fuoco in un contesto di spaccio di droga aumenta il livello di pericolosità dell’operazione. La pistola con matricola abrasa potrebbe essere stata utilizzata per azioni criminose o venduta illegalmente, mentre il fucile da caccia suggerisce la possibilità di collegamenti con gruppi malavitosi più strutturati. Le indagini delle forze dell’ordine sono ora concentrate per scoprire se i due giovani facessero parte di una rete criminale più ampia o se agissero in autonomia. Gli inquirenti stanno anche analizzando i telefoni cellulari sequestrati per verificare eventuali contatti con altri soggetti coinvolti nel traffico di droga o nel mercato nero delle armi.

Il carcere di Monza e il futuro giudiziario

Dopo l’arresto, i due ragazzi sono stati trasferiti nel carcere di Monza, dove resteranno in attesa dell’udienza di convalida. Il giudice dovrà valutare le accuse mosse nei loro confronti e decidere se confermare la detenzione in carcere o disporre misure alternative come gli arresti domiciliari. Vista la gravità dei reati contestati – detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e possesso di armi clandestine – la probabilità che vengano concessi provvedimenti più leggeri è estremamente ridotta. Se riconosciuti colpevoli, i due rischiano una condanna a diversi anni di reclusione.

La preoccupazione dei residenti

La notizia dell’arresto ha destato preoccupazione tra i residenti della zona, che da tempo segnalano la presenza di attività sospette nei pressi di alcuni garage e box auto. «Sapevamo che c’era qualcosa di strano, c’era un via vai continuo di persone e macchine, spesso anche di notte», ha raccontato un abitante del quartiere. La presenza di armi ha inoltre aumentato il senso di insicurezza tra i cittadini, che chiedono maggiori controlli per contrastare il fenomeno dello spaccio e del traffico illecito di armi.

Un fenomeno in crescita

Gli arresti di Cinisello Balsamo si inseriscono in un quadro più ampio che vede un aumento dei sequestri di droga e armi nella periferia milanese. Solo nell’ultimo anno, le forze dell’ordine hanno intensificato le operazioni per contrastare lo spaccio di stupefacenti e il traffico di armi clandestine. Secondo i dati della Polizia di Stato, il numero di operazioni antidroga è cresciuto del 25% rispetto all’anno precedente, segno che il problema è ben presente e necessita di un’azione continua e capillare.

Conclusioni

L’arresto dei due giovani italiani a Cinisello Balsamo rappresenta un nuovo capitolo nella lotta contro la criminalità legata al traffico di droga e armi clandestine. Le indagini proseguiranno per cercare di ricostruire eventuali legami con organizzazioni più strutturate. Nel frattempo, le forze dell’ordine continuano a monitorare il territorio per garantire maggiore sicurezza ai cittadini, contrastando il fenomeno dello spaccio e della proliferazione di armi da fuoco nelle mani sbagliate.