Oggi ti vogliamo parlare di come affrontare un colloquio di lavoro.
Come ogni giorno controlli le email e trovi (magari nello spam!!!) la mail di un’azienda: ti invita ad un colloquio di lavoro!.
Il responsabile del personale ha selezionato il tuo curriculum, l’ha ritenuto interessante e ha deciso di contattarti per conoscerti e capire se sei tu la persona di cui ha bisogno.
Ottimo! Adesso è il momento di tirare fuori il meglio di te e di crederci davvero.
Prova a fare questo semplice esercizio mentale e immagina di essere tu dall’altra parte della scrivania.
Che tipo di persona vorresti incontrare?
Aiutati a fare questo esercizio per sapere come affrontare un colloquio di lavoro.
Come affrontare un colloquio di lavoro: immedesimati!
Di sicuro una che si presenta gentile, puntuale e che ti rende la vita semplice portandosi dietro una copia cartacea del suo curriculum in modo da non doverlo andare a ricercare in mezzo a pile di scartoffie.
Di sicuro una persona pulita, vestita in maniera decorosa e in linea con la mansione che deve ricoprire.
Tu, responsabile della selezione del personale, stai facendo colloqui su colloqui perché hai una necessità specifica: non stai cercando qualcuno che implori per avere un “lavoro qualsiasi”.
Arriva il candidato, ti alzi, ti presenti e inizi il colloquio con le domande di rito: mi parli di lei, dei suoi obiettivi professionali, quali sono i suoi maggiori difetti e qualità eccetera eccetera.
Quale meraviglia trovarsi di fronte a qualcuno che non si mette a balbettare ed è in grado di parlare di se stesso in modo franco e diretto.
Il suo telefono non squilla interrompendovi, perché lo ha silenziato, ed è attento a ciò che dici. Insomma, ti ascolta davvero, non giocherella, non si agita. Siete entrambi a vostro agio.
Ti piace. Preghi dentro di te che sappia fare il suo lavoro, anche perché è tardi, hai delle scadenze come tutti e vorresti evitare di perdere tempo prezioso.
Gli poni qualche domanda sulla sua formazione professionale e sulle sue esperienze pregresse e lui sa rispondere con un tono di voce chiaro e con una terminologia adeguata.
Sia lodato il cielo! Passi alla fase tre e cerchi di metterlo un po’ in difficoltà per vedere come reagisce. Non lo fai perché sei una persona “cattiva”, lo fai perché non vorresti mai inserire nel tuo organico un elemento psicologicamente instabile che crolla sotto la minima pressione. In tutte le aziende ci sono momenti di stress e la squadra deve essere in grado di rendere anche in condizioni non ottimali.
Punti il dito su un “elemento carente” del curriculum e… dall’altra parte vedi un’onesta volontà di migliorare. Nessuna giustificazione, nessun tentennamento. Ti dice semplicemente la verità … Eccellente!
Domande intelligenti
È il momento di parlare del posto di lavoro che vorresti vedere occupato. Gli chiedi perché si è candidato e la risposta ti dimostra che … c’è un motivo che va oltre la busta paga. Lui si è informato, conosce l’azienda, cosa viene prodotto, chi sono i competitors, la materia di cui state parlando e ha alcune domande intelligenti da porre che non riguardano orario, ferie e stipendio.
Perché scegliere proprio lui? Beh, vediamo se riesce a convincerti. Glielo chiedi apertamente e non ti uccide con le solite banalità né cerca di fare stupida ironia. Ti dà un motivo concreto dal quale traspare un reale interesse per ciò gli proponi di fare.
[Tweet “Vi salutate guardandovi negli occhi, lui ti tende la mano e ti saluta usando il tuo nome.”]
Superare un colloquio non è impossibile, devi solo essere la persona che vorresti trovarti davanti e che tu, per primo, sceglieresti.
Questa guida su come affrontare un colloquio di lavoro ti aiuterà nel concreto ad essere più calmo e proattivo nell’ottenere ciò che più desideri.
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