Nella vita quotidiana ci sono una serie di problematiche pratiche, che per una famiglia possono essere fastidiose, creare malumori e far perdere molto tempo.
Per esempio quando si vive all’interno di un condominio con altre famiglie, spesso si creano dei problemi dovuti alla comprensione e al rispetto di alcune regole fondamentali per vivere in armonia.
Tecnici Manutentori di Condominio
Può capitare che le spese condominiali dovute alle bollette da pagare,oppure l’organizzazione per aspetti importanti come la raccolta differenziata dei rifiuti, o ancora lamentele che riguardano eventuali rumori notturni provocati da alcuni condomini, possano essere motivi di contrasto difficili da risolvere.
In questo senso è indispensabile il lavoro di una delle figure professionali più importanti degli ultimi anni, nel senso che si è molto evoluta e alla quale si sta donando sempre più importanza e cioè parliamo dell’amministratore di condominio.
Fino a qualche anni fa questo ruolo non veniva considerato un vero e proprio lavoro, ma era semplicemente considerato un impegno extra, che un professionista si prendeva in carico per arrotondare e non dovendo impiegare troppe ore del suo tempo.
Ora per essere un amministratore di condominio a tempo pieno bisogna essere sicuri di avere tutte le caratteristiche adatte nel senso di impegno e dedizione, nonché di studio e di capacità di problem solving.
Questo vuol dire che per chi pensa di avere le skills adatte può essere un’ottima occasione lavorativa, aspetto che in questo periodo storico di grande precarietà è assolutamente rilevante!
Andiamo quindi a vedere insieme quali sono i requisiti per poter accedere a questa professione!
Requisiti per diventare amministratore di condominio
Innanzitutto dobbiamo dire che per questa professione come per tante altre, non esiste un percorso formativo chiaro e preciso per tutti.
Ci sono però alcuni parametri che bisogna assolutamente tenere in considerazione e cioè per esempio il fatto che un professionista che vuole diventare amministratore di condominio, dovrà essere regolarmente in possesso di partita iva (vedi CB amministrazioni).
Inoltre risulta ormai obbligatorio frequentare uno fra i tanti corsi di formazione organizzati dalle associazioni di categoria come per esempio l’ANACI. Questi corsi di formazione sono assolutamente specifici e sono organizzati a volte anche dalle regioni con i fondi comunitari.
La Legge 220 del 2012 è chiarificatrice su quelli che sono i parametri da rispettare e l’iscrizione a un corso di formazione, che dovrà prevedere almeno 72 ore di frequenza obbligatoria per lo studente, è uno di questi. Ma ci sono altri requisiti da rispettare!
- Il candidato dovrà possedere nel suo curriculum un diploma di scuola secondaria di secondo grado
- Oltre alla frequentazione di un corso di formazione, che abbiamo già citato, con relativo attestato, il candidato dovrà impegnarsi in attività formative legate all’amministrazione condominiale
- Egli dovrà godere dei diritti civili e non dovrà aver subito condanne legate a reati contro la pubblica amministrazione
- Egli non dovrà esser stato sottoposto a nessun tipo di misura cautelare, diventata poi definitiva
Infine il candidato non dovrà essere interdetto o inabilitato e soprattutto non dovrà risultare annotato nell’elenco dei protesti cambiari
Il Decreto ministeriale n. 14 del 13 Agosto 2014 ha avuto il merito quindi di chiarire tutti i punti relativi al percorso formativo di un amministratore di condominio e da questo punto di vista non va nemmeno dimenticato l’obbligo di aggiornarsi ogni anno con dei mini percorsi formativi di almeno 15 ore.
Cosa fa e quanto guadagna un amministratore di condominio
Il lavoro dell’amministratore di condominio ha 2 aspetti e cioè quello pratico, nel senso che avrà l’obbligo di occuparsi di quegli aspetti come per esempio la riscossione delle quote condominiali, utili per lavori di manutenzione.
Inoltre dovrà tenere il registro di contabilità, applicare ed eseguire gli adempimenti fiscali, organizzare le riunioni di condominio e accertarsi che vengano rispettate i provvedimenti decisi in tale occasione e al termine di ogni anno dovrà redigere e mostrare un rendiconto della sua gestione.
Ma dovrà essere bravo anche a livello comunicativo e diventare un bravo mediatore per risolvere liti e controversie!
Per quanto riguarda i guadagni dipende dal numero di case presenti e dalla dimensione degli immobili, ma approssimativamente per ogni condominio gestito può arrivare a guadagnare circa 150 euro al mese, al lordo delle tasse.