Quanto è importante un logo? Ovunque ti giri c’è un logo pronto a ricordarti di cosa si tratta, ed è proprio questa la sua funzione. In questo post ti farò vedere quanto è semplice arrivare a creare un logo personalizzato senza averlo mai fatto prima.
La prima regola è: Il logo deve riflettere il prodotto o servizio
Diciamocela tutta, a chi non piacerebbe avere un logo affermato e riconosciuto ovunque, le tre barre di Adidas, la mela morsicata di Apple e così via. Non fare confusione, un logo diventa riconoscibile solo dopo la fase della pubblicità, per cui prima di pensare di realizzare un logo molto fantasioso, chiediti se sei in grado di sostenere una mega campagna pubblicitaria.
Per questa ragione il tuo logo deve comunicare di cosa si tratta e per questo obiettivo devi seguire le tre regole d’oro che ti riporto di seguito:
- Identificazione: permette al cliente di capire il mercato di riferimento e lo fa attraverso segnali positivi, inoltre nel logo è bene non inserire molte parole, il migliore logo possibile non le ha. Sto parlando di parole che appartengono al logo non del pay off (il claim), che si aggiunge al logo per dare maggiori informazioni;
- Distinzione: questa caratteristica è fondamentale per poter essere distinto dagli altri. L’originalità è essenziale per avere una distanza grafica da altri loghi. Seppure questo obiettivo non sia facile da raggiungere, tieni conto che per memorizzarlo è ciò che serve;
- Comunicazione: un disegno generico non è un logo, ciò succede poiché non viene trasmesso il concetto che sta alla base. Una caratteristica grafica positiva riesce ad ottenere una fiducia istintiva in chi lo osserva.
Il logo deve poter essere identificato immediatamente
Il disegno stilizzato ha in se la caratteristica potenziale di un logo. Ciò perché è la semplificazione di un disegno. Più il logo è semplice, maggior sarà la sua potenza comunicativa. Con ciò non si intende dire che il logo è banale ma solo che è perfettamente riconoscibile.
Un logo deve inglobare il nome dell’azienda, e deve essere slegato da colorazioni particolari. La sua adattabilità a diversi materiali deve poter seguire delle directory di utilizzo universali e non deve essere confuso con altri segni o loghi concorrenti.
Crea un logo partendo dal posizionamento dell’azienda
Sebbene la creazione di un logo sia un processo creativo, quindi di fantasia, esiste una procedura per raccogliere tutte le informazioni utili a svilupparlo, e si chiama brief. Questo documento contiene essenzialmente l’obiettivo che si vuole raggiungere attraverso il logo.
Il brief ha una serie di domande da rivolgere al cliente con l’intento di centrare il più possibile le sue intenzioni.
Le principali informazioni sono:
- Logo di un’azienda o di un prodotto che fa capo ad una famiglia di articoli?
- Qual è stata la genesi della scelta del nome aziendale (brand)?
- A chi è rivolto il prodotto oggetto di logo?
- Quali sono i loghi dei concorrenti?
- Il budget a disposizione permette di elaborare un lavoro più o meno complesso;
- Quali sono le intenzioni future dell’azienda?
- Esistono versioni storiche del logo?
Le intenzioni del cliente vanno affrontate attraverso sedute in grado di fare emergere il particolare punto di vista dell’azienda sul prodotto che hanno creato. Sebbene sembri una cosa scontata per il cliente, è meglio andare più in profondità possibile poiché così si riesce a stringere il campo di applicazione.
Il metodo più antico è sempre quello più efficace
Un creativo vero, non parte dal software di graphic design ma dal foglio bianco. Il motivo è semplice, riportare ogni idea che all’inizio appare nel cervello. Questa semplice libertà amplia il più possibile la tua libertà creativa, nel momento di definire una strada possibile.
Cerca l’ispirazione giusta
Per incominciare col piede giusto ti suggerisco Logogala e Pinterest ma anche Logomoose, Behance, Deviant Art, Dribble, BrandColors, Coolors e mille altri in rete che puoi anche scovare da solo.
Consigli pratici per sviluppare un logo
Sai cos’è una mappa mentale? Si tratta di organizzare le idee che ti sono venute in mente in funzione di caratteristiche. Se ad esempio dal tuo brief capisci di dover puntare sull’eleganza e sul tecnologico, potrai suddividere i loghi in due campi divisi, ma anche in 3 o 4. Risaltano le tendenze e ti orienti più facilmente.
Le tue intuizioni hanno bisogno di un confronto con chi non è appartenente al tuo mondo. Chiedere a conoscenti un parere fa saltare fuori punti di vista la maggior parte delle volte inaspettati ed illuminanti.
Ogni tanto prenditi una pausa per rigenerare la tua mente. Stare troppo attaccati allo sviluppo di un’idea alla lunga prosciuga la creatività.
Quale programma di graphic design utilizzare?
Non c’è dubbio che per fare loghi, nel mondo Agency ci sia un programma più utilizzato degli altri, e si chiama Adobe Illustrator, se non lo conosci non è un male poiché è per gli addetti ai lavori. Nel tempo si è evoluto divenuto sempre più semplice e intuitivo. Nonostante ciò permette di raggiungere livelli molto elevati di qualità.
Si parte dalla grafica vettoriale per arrivare ad un livello di definizione che arriva fino al 3d. Per avvalertene puoi scaricare la versione gratuita che ti permette di fare delle prove. Questo è il suo LINK.
Vediamo i vari passaggi passo-passo.
Quale carattere utilizzare per il tuo logo?
Stiamo parlando di font, ti sarai accorto che molti loghi sono in realtà scritte che utilizzano un determinato pattern. La riconoscibilità la fa il colore, le sfumature, gli spazi, il grassetto, il maiuscolo, lo sviluppo in una sola riga e così via.
Illustrator ha un apposito Pannello Carattere che aiuta proprio in questo senso. I font sono un po’ dappertutto online, dai un’occhiata a Creative market per avere una visione d’insieme, bada bene, è difficile individuare il tuo font guardandone mille, ricordati le mappe mentali.
Molti loghi famosi cambiano l’orientamento di una sola lettera oppure la evidenziano, pensa ad esempio al logo FedEx, dove la E è verde. Le varianti possono essere molte partendo dal colore, dalla grandezza, dallo spazio ecc..
La lettera può anche essere stilizzata e resa logo per associazione, pensa al golden arch di Mc Donald’s.
Punteggiatura simbolica per evidenziare un logo scritto
Un segno della grafica accentuato può personalizzare una scritta e farlo divenire un logo. E’ tipico con il punto esclamativo, con il simbolo di infinito, con i puntini ecc..
Un disegno molto descrittivo può essere inserito nel lettering, pensa al simbolo di IloveNY dove il love è un cuore, oppure al marchio della SE7EN.
Il logo può essere reso panciuto, i più datati si ricorderanno del marchio Burghy, per stare più vicini pensa al logo della LEGO.
Con Illustrator è facile intervenire dai vari menu: con Separa separi le lettere del testo, con il menu
Traccia o Aspetto, oppure Crea Contorno Testo, intervieni per modificare una o più lettere.
Leggi anche: Quanto Costa un Logo Aziendale
Perché molti loghi sono dei cerchi?
Si tratta della tipica forma che crea fiducia e legittimità. Il tondo è direttamente collegato al timbro e in quanto tale crea un’immagine istituzionale. Nel settore auto motive se ne incontrano di diversi, come nel caso della Mercedes o della BMW.
Il software ti permette di lavorare sul testo seguendo la forma della linea. Le varie forme geometriche come quelle del triangolo o del quadrato, compaiono anch’esse sovente. In questo caso occorre non andare d’istinto solamente ma cercare i significati nascosti delle forme. Il triangolo si rifà al settore della crescita tecnologica ad esempio, il quadrato o il rettangolo riguardano le cose molto sicure, i cosiddetti punti di riferimento e così via.
I colori sono efficaci per dare una direzione precisa
Alcuni loghi famosi hanno determinato nel tempo il tipo di colore adatto per un intero settore. Pensa al rosso e giallo di McDonald’s che riguarda la ristorazione, come anche il giallo di Amazon che punta all’ottimismo. L’eleganza è tipica del viola, mentre il verde è appannaggio della salute e della serenità.
In campo tecnologico si usa il grigio chiaro, pensa ad Audi, mentre il blu richiama la profondità e l’empatia.
Il colore è un messaggio sfruttalo per ingabbiare il senso non solo estetico.
Conclusioni
Il logo è importante per rappresentare un’azienda o un prodotto, come realizzarlo dipende molto dal settore e dalla storia di quella particolare visione aziendale. La mission aiuta a soddisfare alcuni canoni estetici di grafica e colore, ma il resto è frutto dell’invenzione. Se pensi al marchio BMW, il tondo raffigura un’elica su sfondo azzurro, ed il perché è dovuto al fatto che durante la seconda guerra mondiale quell’azienda faceva motori per aerei.
Spesso la genesi del logo alberga nell’intuizione pure disgiunta da tutto, per cui usa i consigli che ti ho dato ma preparati a fornire almeno 3 versioni, di cui una è quella “strana”.