Per il mobile marketing non si può più dire che il futuro renderà possibile raggiungere ogni singolo cliente in maniera selezionata. Il futuro è ormai realtà con gli strumenti di geo-localizzazione che passano sotto il nome di Geofencing e Beacons.

Tutte le cose potenzialmente possono essere collegate virtualmente attraverso connessioni tramite il sistema bluetooth e il GPS. L’IOT (Internet Of Things), si basa proprio su questo concetto, una casa domotica è già una realtà e in un futuro, che si sta materializzando sotto i nostri occhi, tutto ciò che acquisteremo potrà fornire informazioni e comunicare a comando.

Cerchiamo di capire di cosa si tratta prima di capire la loro importanza ai fini del marketing. Innanzitutto ciò è possibile grazie alla diffusione degli smartphone e più recentemente degli smart watch.

 

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Cos’è il Geofencing e perché sarà sempre più importante?

 

Con il termine Geofencing si indica letteralmente un recinto virtuale. Quest’area più o meno vasta può registrare cose e persone e tenerne traccia al loro passaggio. Ogni smartphone dispone del sistema di localizzazione del GPS, chi si occupa di marketing, tramite questo sistema, può inviare messaggi contenuti in email, sms o notifiche push proprio perché si trova in quella precisa area.

Pensiamo alle persone che entrano in un grande parco divertimenti, piuttosto che in una intera città. Alcune informazioni, e non solo quelle di carattere commerciale, possono essere studiate a vantaggio delle persone che si trovano all’interno dell’area geolocalizzata.

 

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Cos’è il Beacon e perché sarà sempre più importante?

 

I beacons sono un’alternativa più localizzata del Geofencing. Il loro campo d’azione è molto più ridotto e localizzato con un raggio di pochi metri, dai 10 ai 50. Pensiamo a quando una persona passa davanti ad un negozio, oppure è dentro il negozio di fronte ad una determinata merceologia.

I messaggi che si possono direzionare sono molto più orientati ad una sola offerta che avviene in quel preciso momento.

A differenza del sistema di Geofencing, che si attiva per mezzo del sistema GPS, il Beacon si basa sulla comunicazione bluetooth.

 

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Differenze tra Geofencing e Bluetooth

 

Abbiamo visto come i due sistemi di localizzazioni sono collegati tra loro nel modo di funzionare. Da una grande area si possono studiare un grande numero di soggetti localizzati, mentre da una piccola area si possono inviare messaggi di call to action.

Per comprendere le reali potenzialità bisogna far riferimento a ciò che avviene nella realtà. Il sistema di privacy richiede di informare il potenziale utente in merito al trattamento dei dati che vengono prelevati tramite l’una o l’altra connessione.

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Da ciò deriva che occorre che venga espresso un consenso favorevole alla possibilità di inviare messaggi ed a tracciare la posizione. L’utente deve poi poter recedere in qualsiasi momento dalle notifiche.

Le barriere a questo tecnica di marketing basata sulla geolocalizzazione del mobile sono diverse. La prima è sicuramente la tecnologia stessa, il gps ha un certo consumo della batteria, ragion per cui non è detto che venga attivato da tutti. Va meglio con il bluetooth che ha un impatto decisamente inferiore in termini di consumo energetico.

Il sistema di tutela dei dati e della privacy è l’altra barriera che potrebbe divenire insormontabile qualora l’utente percepisca, scarso interesse e invasività dei messaggi.

Le ricadute negative sul brand sono dietro l’angolo e dipendono da una erronea applicazione delle notifiche push. Oltre al contenuto accattivante e pertinente, occorre che il sistema sia sempre aggiornato e attendibile.

 

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Come lavorano insieme il Geofencing e il Beacon? Quali le ricadute sull’IOT?

 

I due strumenti di mobile marketing possono funzionare ad imbuto, e come tale possono essere oggetto di una strategia precisa. I percorsi dei consumatori sono ciò che possono avere notevoli ricadute economiche che al momento attuale sono poco prevedibili.

Dal punto di vista commerciale si pensi al valore delle location in senso immobiliare, oppure alla possibilità di direzionare il flusso di clientela su location non in traiettoria, tramite notifiche push.

Il sistema delle App è il candidato ideale per contenere e sviluppare queste tecnologie. Ogni prodotto si collega ad un’App e tramite questa si producono informazioni utili a chi si occupa di segmentazione del mercato, i mobile marketer.

 

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Conclusioni

 

Internet ha rappresentato un punto di svolta quando i consumatori hanno iniziato a concedere la loro fiducia pur non potendo toccare con mano il prodotto. Da allora è stato un crescendo, la parola disruption è divenuta la migliore per descrivere la rivoluzione attuata dal collegamento tra consumatore e produttore, saltando quindi i vari passaggi di mano che dal produttore avvenivano prima di arrivare a disposizione del consumatore.

Il tragitto non prevede più che la merce passi dai grossisti o negozi, ma direttamente verso le case dei consumatori.

La geo-localizzazione rappresenta una risposta che va nel senso inverso, i consumatori possono essere catturati da messaggi push confezionati per loro.

Si può pensare ad una integrazione tra i due sistemi, piuttosto che uno scambio di ruolo. I mobile marketer dovranno sviluppare con attenzione tecniche efficaci sul serio per impedire che l’intero sistema basato sul Geofencing e Beacons porti un vero vantaggio competitivo per le aziende.

 

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