Da diversi anni ormai l’italiano medio ha imparato l’arte di creare un Orto in casa. La crisi ci ha messo lo zampino ma a onor del vero l’avanzata della buona pratica del mangiar sano, ha fatto il resto.

Il concetto del cibo Bio, del chilometro zero, gli scandali come quello della terra dei fuochi, Chernobyl e infine il temuto glifosato, si sono sommati nella coscienza delle persone ed hanno spinto verso la soluzione più banale al mondo, tornare indietro di qualche decennio e farsi un orto in casa per mangiare sano.

L’unico problema che si frappone per la sua realizzazione è rappresentato dalla mancanza di spazi, non tutti dispongono infatti di un bel giardino oppure di un ampio balcone, e allora come si fa?

Non si tratta solo di spazio ma anche di giusta quantità di luce solare necessaria per attivare la sintesi clorofilliana in grado di trasformare l’anidride carbonica in sostanze nutritive.

La risposta a tutto ciò è l’illuminazione artificiale che permette di coltivare le piante con la luce a LED (dai un’occhiata a Growledlamp).

 

 

Coltivazione in casa con le luci a LED

 

 

La luce del sole è formata dallo spettro dei colori primari: rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco e violetto. Le luci artificiali per forza di cose non sono così potenti, inoltre bisogna tenere in considerazione il calore che possono generare.

La luce a LED rappresenta l’ultima innovazione poiché assomma diversi vantaggi oltre al fatto di poter regolare la colorazione e l’intensità. La lunga durata, l’assenza di calore e i consumi energetici irrisori, la rendono perfetta per rendere reali il sogno di avere frutta e verdura prodotte in casa senza dover usare pesticidi e attendere le condizioni climatiche ideali.

La coltivazione indoor è una realtà che interesserà chiunque voglia produrre cibo nutriente in modo alternativo ma perfettamente controllato. La soluzione di una piccola serra è praticabile attraverso una grow box che contiene tutti i requisiti per assistere alla crescita delle piantine.

La serra in casa oltre alla luce, deve possedere un sistema di aerazione e un timer in grado di assicurare la corretta esposizione alla luce emessa dalla lampada LED.

 

 

L’orto in casa è di moda anche per i designer

 

 

La passione per il verde e la coltivazione è diventata una moda. Le nuove tendenze in fatto di design parlano di spazi verdi da dedicare sia in ambienti domestici che nei luoghi di lavoro.

L’architettura del verde non è solo una tendenza ma un nuovo modo di rendere i lavoratori più felici e quindi produttivi. La Biofilia si occupa proprio di questo aspetto e promette di rivoluzionare ogni ambiente chiuso abitato.

Avere un orto in casa, reso possibile dalle grow box, è quindi più di una semplice passione. In un certo senso si ha la quadratura del cerchio, poiché la necessità di prodursi da se il cibo sano, la mancanza di spazi adeguati e infine poter godere di una casa confortevole e bella, vanno al di là dell’utile e dilettevole.

 

 

I pomodori coltivati con il LED sono migliori, secondo la scienza

 

 

I ricercatori dell’Università di Wageningen (WUR) in Olanda hanno condotto un singolare esperimento in cui la coltivazione indoor ha avuto il supplemento della luce a LED irraggiata dal basso verso l’alto.

Sebbene la quantità di luce utilizzata sia stata largamente inferiore a quella del sole, i pomodori hanno sviluppato un quantitativo di vitamina C maggiore del 100% rispetto a quelli coltivati con esposizione a luce solare.

Non solo vitamina C ma anche altri nutrienti si sono dimostrati maggiormente sviluppati oltre ad avere un aspetto ed un sapore ben oltre le aspettative iniziali del test.

Coltivare gli ortaggi indoor grazie alla tecnologia LED è possibile e a vedere paesi come il Giappone, rappresenta una realtà applicata su larga scala per merito dei cosiddetti giardini o orti verticali.

 

 

Orto Indoor rispetta la salute e l’ambiente

 

 

La coltivazione idroponica (fuori terra) mediante la ricreazione delle caratteristiche naturali favorevoli allo sviluppo delle piante, ha permesso di fare quel passo decisivo per permettere a chiunque di realizzare tra le mura domestiche il proprio orto.

Un elemento che non bisogna dimenticare, specie di questi tempi, è il risparmio che la luce a LED permette. La regolazione della gradazione cromatica rende l’ambiente ideale in qualsiasi momento dell’anno.

L’ambiente non soffre poiché non ci sono difese da attuare contro insetti aggressivi. Nessun pesticida deve essere utilizzato e nemmeno alcun tipo di farmaco che solitamente si trova nel terriccio.

I risultati degli studiosi non sono relegati ad uno studio di settore fatto per essere dimenticato, ciò che si realizza in casa è un orto che fornisce ortaggi e piante sane e ricche di sostanze nutritive senza utilizzo di elementi di difesa della crescita della pianta, poiché non ce n’è bisogno.

 

 

Il futuro è arrivato con la coltivazione indoor

 

 

Se pensiamo a film di fantascienza di successo di qualche anno fa ci rendiamo conto come lo sviluppo scientifico abbia reso possibile un traguardo solo immaginato poco fa.

La coltivazione idroponica è sorta per agevolare la vita in spazi ridotti con poche risorse naturali. Nello spazio queste condizioni sono un dictat per cui ciò che è stato immaginato è stato prima testato e poi reso disponibile.

La stessa cosa è capitata per altre tecnologie prima ipotizzate e poi realizzate, così è stato ad esempio per gli smartphone. Invenzioni di questa portata hanno un futuro tracciato sin dal loro debutto.

Un orto in casa a breve sarà semplicemente la norma, è semplice prevedere tale futuro che avrà ricadute molto positive sia sull’ambiente che sulla salute. Lo sfruttamento del territorio, la chimica invasiva, il trasporto, altro fattore altamente inquinante e contemporaneamente una rinata sensibilità verso prodotti salutari, sono la motivazione per dedicare un angolo della nostra casa alla coltivazione di ortaggi e frutta.

Se la tecnologia non è più un limite ma una risorsa, l’ultima barriera da abbattere è la mentalità. Questo cambio di visione l’hanno attuata i Paesi Bassi e la Svizzera che oggi sono considerati all’avanguardia in questo settore.

Sarebbe un assurdo per l’Italia rimanere indietro in un campo dove abbiamo sempre  primeggiato!