Il camino a bioetanolo è una delle  soluzioni alternative di riscaldamento per ambienti domestici sia in termini di praticità che in termini economici. In questo articolo vedremo insieme tutte le sue caratteristiche principali, come e perché sceglierlo o non sceglierlo.

 

Come funziona un camino a bioetanolo

 

Il camino a bioetanolo è una valida alternativa al camino tradizionale in quanto permette di creare la sua stessa atmosfera accogliente, ma con una serie di vantaggi pratici ed economici. C’è da dire che i camini a bioetanolo non hanno prestazioni termiche paragonabili a un camino tradizionale o a un termocamino, in quanto hanno un sistema di  funzionamento un pò diverso, anche se ciò dipende  dal modello  di biocamino scelto. Tuttavia risultano essere l’ideale per  riscaldare piccoli ambienti o come complementi di arredo o ancora, per integrare altre soluzioni di riscaldamento abitative.

 

Monaco XXL, caminetto a bioetanolo da...
  • Larghezza: 110 cm, altezza: 40 cm, profondità: 13 cm, peso: 10 kg.
  • 6 lattine di combustibile da 0,25 l, diametro: 7,5 cm, altezza: 7,5 cm.
  • 1 spegnifiamma in acciaio inossidabile, 24 pietre decorative.
  • Il funzionamento è possibile sia con gel che con bio-etanolo.
  • Senza kit di montaggio.

 

 

Un camino a bioetanolo in linea di massima funziona  esattamente come tutti gli altri camini: la fiamma e il calore sono generati da un combustibile che in questo caso, a differenza di legno, pellet o gas, è il bioetanolo, un alcol prodotto dalla fermentazione di  biomasse vegetali che durante la combustione non emette sostanze potenzialmente tossiche o nocive come lo sono ad esempio le diossine, ma soprattutto non emette fumi; una delle particolarità che contraddistingue infatti i camini a bioetanolo, è la completa assenza di canna fumaria, caratteristica sicuramente molto apprezzabile da chi intende avere un caminetto in casa senza affrontare la spesa di opere murarie complesse e complicate.

L’utilizzo di un camino a bioetanolo risulta essere estremamente semplice e pratico; è sufficiente riempire i serbatoi o bruciatori di combustibile e accendere il tutto  come un qualunque fornello a gas tradizionale; la fiamma generata è immediata e spesso è possibile aggiungere nello stesso combustibile dei particolari olii profumati naturali, creando quindi un atmosfera e un ambiente profumato e unico.

 

Caratteristiche principali di un camino a bioetanolo

 

Come precedentemente accennato, la caratteristica principale di un camino bioetanolo è la totale assenza di canna fumaria, un aspetto da non sottovalutare in fase di scelta della tipologia di camino che si desidera installare nella propria abitazione, ma ovviamente ci sono altri aspetti molto interessanti per questa tipologia di biocamino; vediamone i principali.

 

In primo luogo, il fatto che non necessita di una canna fumaria, ne agevola non solo l’installazione, ma semplifica di gran lunga anche l’aspetto legale e burocratico. Infatti, se per un camino tradizionale o  qualunque sistema di riscaldamento che prevede lo smaltimento di fumi è necessario spesso avere una autorizzazione sia da parte di una pubblica amministrazione o anche da un privato, come nel caso di un appartamento in condominio dove ci si trova nella situazione di avere coinquilini ai piani alti, con le varie problematiche di turno, nel caso di un camino a bioetanolo, non è necessario alcun permesso di sorta proprio per la sua totale assenza  di una canna fumaria.

 

Bio Camino Mod XXL PLUS rosso /Gel /...
  • Altezza: 40 cm x Lunghezza: 110 cm x Profondità: 15 cm - 10 kg
  • 6 x bruciatori tondi da 0,25 litri
  • Colore: Rosso
  • Incluso nel prezzo: estintori + pietra decorativa

 

 

I camini a bioetanolo sono spesso compatti, leggeri, facili da trasportare e con una struttura e un sistema di funzionamento relativamente semplice e di facile manutenzione. E’ possibile infatti installarli in qualunque ambiente senza particolari difficoltà o spostarli come nel caso di un  trasloco o per piazzarli in una stanza diversa.

La manutenzione è minima se non quasi nulla grazie alla totale assenza di ceneri di combustione o di residui e si limita esclusivamente  alla normale pulizia esterna del camino, o al massimo ad  una revisione  e controllo periodico del serbatoio del bioetanolo,oltre naturalmente al rispetto dei normali standard di sicurezza elementari.

La grande varietà di scelta di questo tipo camino, ne fanno sicuramente una soluzione versatile a 360 gradi, adatta a tutte le esigenze sia estetiche che pratiche. In questi casi spesso, definire semplicemente camino a bioetanolo un determinato prodotto di questa fascia, risulta  fuorviante; esistono infatti camini a bioetanolo molto particolari, diversi, originali nel design e con funzionalità diverse, che spesso non hanno nessuna somiglianza con un camino tradizionale o ai quali siamo abituati.

Oltre ai caratteristici ad esempio, come quelli da incasso, esterni ecc. esistono altre tipologie di camini a bioetanolo, con sistemi particolari da installare in una camera da letto, oppure altri con fiamma  a vista da inserire in un angolo o al centro di un salotto, in pieno stile barbecue, e moltissimi altri dal design accattivante e moderno.

 

Nuovo Design Camino a gel Riviera Deluxe...
  • Modello: Riviera Deluxe
  • Tipo: Camino a gel/ ad etanolo
  • Colore: Rosso (RAL nr. 3004)
  • Materiale: Metallo con verniciatura a polvere
  • Dimensione (lxaxp): 60 x 42 x 21 cm / 7 kg

 

Prestazioni termiche  ed energetiche di un camino a bioetanolo

 

E’ chiaro che se abiti in Siberia, la scelta di un camino a bioetanolo per riscaldare tutta la tua abitazione non è certo la  migliore soluzione in termini di potenza di calore,  tuttavia  è un ottima  alternativa e, perchè no, economica ad altre tipologie e sistemi di riscaldamento di ambienti. A parità di volume di fiamma e massa strutturale, un camino a bioetanolo riscalda circa il 30% in meno di un camino tradizionale e naturalmente risulta essere ancora meno efficiente di un classico termocamino che con la sua impiantistica permette di riscaldare tutta l’ abitazione e che utilizza combustibile come legno o pellet; ma le prestazioni energetiche di un camino a bioetanolo sono assolutamente di tutto rispetto. Molti modelli infatti raggiungono una potenza nominale anche di 5 kilowatt più che sufficiente ad affrontare anche i nostri inverni più rigidi.

 

Differenza tra bioetanolo ed etanolo

 

In commercio come ben saprai, esistono sistemi di riscaldamento che utilizzano diverse tipologie di combustibili o comunque diversi sistemi di alimentazione, come le stufe o i camini a pellet, stufe a petrolio, stufe o caminetti a gas, stufe elettriche e moltissime altre tipologie, comprese dunque anche i sistemi che utilizzano combustibili a base di alcol come appunto l’etanolo o il bioetanolo. Ma qual’è la differenza specifica tra etanolo e bioetanolo?

In sostanza, l’etanolo , utilizzato anche in campo alimentare, è prodotto  dalla naturale  fermentazione di zuccheri o in base alle diverse tipologie di utilizzo, dalla sintetizzazione attraverso diverse procedure chimiche come ad esempio l’idratazione dell’etene (un idrocarburo aciclico).

Il bioetanolo è invece un  combustibile prodotto esclusivamente dalla fermentazione di biomasse vegetali, come abbiamo già visto; i prodotti agricoli e tutti gli scarti ricchi di zuccheri come vinacce, cereali o altre colture zuccherine vengono fermentati tramite un processo completamente naturale, ottenendo quindi un prodotto versatile che non solo non inquina e non produce sostanze tossiche durante la combustione, ma risulta essere anche molto più economico in fase di produzione e di conseguenza ha un costo relativamente contenuto. Questo fa si che la scelta di un camino a bioetanolo sia senz’altro una delle migliori soluzioni sia per quanto riguarda l’aspetto economico, permettendo un notevole risparmio nell’acquisto del combustibile, e sia per quanto riguarda l’ aspetto dell’inquinamento, aiutando a preservare l’ambiente non solo da fumi tossici ed emanazioni chimiche, ma aiutando anche alla deforestazione e contribuendo al riciclo intelligente di sostanze, scarti vegetali e  anche alimentari.

 

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  • Modello: Riviera Deluxe
  • Tipo: Camino a gel/ ad etanolo
  • Colore: Nero (RAL nr. 9005)
  • Materiale: Metallo con verniciatura a polvere
  • Dimensione (lxaxp): 60 x 42 x 21 cm / 7 kg

 

Perché scegliere un camino a bioetanolo

 

Se ti stai chiedendo il perchè dovresti scegliere o non scegliere un camino a bioetanolo, qui di seguito ti elencheremo altri aspetti interessanti, evidenziando i pro e i contro, dandoti quindi una utile linea guida affinchè tu possa effettuare una scelta ponderata.

 

Al giorno d’oggi, una delle cose per così dire, che va più di moda, è il fai da te e l’ hobbistica, grazie anche alle numerose guide e tutorial che è possibile reperire su internet; la soddisfazione di poter realizzare, costruire o installare qualcosa da soli, senza necessità di particolari competenze tecniche e con l’aspetto non trascurabile di un notevole risparmio, spesso non ha prezzo.

L’ installazione di un camino a bioetanolo è facile e veloce e non richiede l’intervento di un tecnico qualificato. In particolare, per i modelli esterni o rimovibili, è sufficiente seguire le istruzioni del produttore e posizionarli ovunque lo si desideri.

I modelli da incasso necessitano ovviamente di uno scavo murale per essere posizionati, un operazione che con un pò di manualità è alla portata di tutti. In alternativa è sempre possibile rivolgersi ad un muratore, che può effettuare questo lavoro nell’arco di una giornata e con costi contenuti.

 

Camino Bioetanolo DIANA Bianco Lucido...
  • Camino bioetanolo/camino a parete: Diana Bianco Lucido
  • Materiale: Acciaio verniciato a polvere
  • Dimensione: Larghezza 60 cm x altezza 42 cm x profondità 21 cm / Peso: 7 kg
  • Incluso: Lattine per combustibile 0,5 l / Spegni fiamme / Viti, tasselli e distanziatori /...
  • Pronto per l'uso / senza fumo / senza fuliggine

 

La compattezza e la tipologia dei camini a bioetanolo determinano il vantaggio di poter essere adattati a qualunque ambiente grazie alla grande varietà di modelli disponibili in commercio.

Un altro aspetto importante che dovresti considerare è il fatto che questa tipologia di camini come abbiamo visto, non necessita di particolare manutenzione, ma soprattutto permette di mantenere un ambiente pulito e sobrio, sgombro da sporcizia come possono  essere cenere, scarti di legno o pellet. In particolare, in piccole abitazioni dove lo spazio è piuttosto ridotto, il vantaggio di non avere la necessità di un deposito o comunque un posto dove tenere sacchi di pellet o cumuli di legna da ardere, è sicuramente un aspetto da non sottovalutare. Oltre a questo, il costo di questa tipologia di combustibile come appunto legna, pellet o altri prodotti in commercio, è superiore al bioetanolo, e spesso come nel caso della legna, è difficilmente reperibile nelle grandi città o nelle moderne metropoli, a meno che non si investino grosse cifre.

E’ ovvio che se sei amante o hai necessità di avere la tradizionalità di un camino a legna per cucinarti ad esempio una fiorentina alla brace, un camino a bioetanolo non è la scelta adatta, anche se come detto, ne esistono di diverse tipologie, ma  ovviamente non possono sostituire totalmente particolari esigenze in questi termini.

Se ti trovi nella situazione di abitare in condominio poi, sia che l’appartamento sia di tua proprietà o in affitto, e hai il desiderio o la necessità di avere un camino in casa, non puoi assolutamente non considerare la scelta di un buon camino a bioetanolo.

Spesso i contrasti tra i vari condomini  o coinquilini sono all’ordine del giorno, in particolare quando si tratta di effettuare qualunque tipologia di lavori che prevedono uno sconvolgimento importante; come abbiamo visto, tra permessi e concessioni, l’installazione di un sistema di riscaldamento che prevede lo smaltimento dei fumi, risulta essere problematico. Questo aspetto si ingigantisce se poi ci si trova addirittura in un appartamento di affitto: potresti ad esempio trovarti nella situazione di avere acquistato un camino, un termocamino o una stufa, aver installato il tutto, con notevoli spese a tuo carico, costi per permessi ecc. e poi dover abbandonare in futuro l’appartamento per un  qualunque motivo. Premesso che in ogni contratto di affitto che si rispetti tra locatario e locatore devono esserci ben specificati alcuni termini importanti come ad esempio eventuali lavori straordinari effettuati da locatario che devono essere ad esempio eliminati, ripristinati alla loro originalità oppure rimborsati tramite conguaglio sul canone di affitto o altro, la scelta di un camino a bioetanolo, risolve sicuramente questa tipologia di problematiche. Immagina di installare un camino a bioetanolo anche da incasso in un appartamento in condominio; se stai in affitto e un domani vai via, è sufficiente smontare tutto l’elemento, richiudere l’apertura fatta nella parete e il gioco è fatto. Stesso discorso vale per eventuali veti da parte di condomini anche se l’appartamento è di tua proprietà: installi un buon camino a bioetanolo ( o anche più di uno) e risolvi il problema.

Non esistono particolari svantaggi nella scelta di un camino a bioetanolo, se non quello, come abbiamo visto, della necessità di una maggiore efficienza energetica o di particolari necessità ma per il resto, un camino del genere  può sostituire e ricreare l’atmosfera di un camino tradizionale, aggiungendo magari quel tocco di modernità e tecnologia.

 

Camino Bioetanolo DIANA Bianco Lucido...
  • Camino bioetanolo/camino a parete: Diana Bianco Lucido
  • Materiale: Acciaio verniciato a polvere
  • Dimensione: Larghezza 60 cm x altezza 42 cm x profondità 21 cm / Peso: 7 kg
  • Incluso: Lattine per combustibile 0,5 l / Spegni fiamme / Viti, tasselli e distanziatori /...
  • Pronto per l'uso / senza fumo / senza fuliggine

 

Design moderno e praticità

 

Il design dei camini a bioetanolo è sicuramente uno degli aspetti che più spinge gli acquirenti all’acquisto. Il trend attuale spesso impone, si fa per dire, soluzioni abitative sobrie, pulite e prive di fronzoli, prediligendo la praticità di utilizzo dei singoli complementi di arredo e con una particolare attenzione alla qualità e alla cura dei dettagli estetici.

Le varie case produttrici di stufe, camini tradizionali o termocamini, offrono moltissimi modelli, dal design sempre più innovativo e accattivante. Nel caso dei camini a bioetanolo, spesso la sua particolare tipologia di funzionamento e struttura permette di creare soluzioni che definire innovative può sembrare addirittura riduttivo.

Alcuni modelli di camini a bioetanolo sembrano usciti da un film di fantascienza per la loro particolare forma e bellezza; esistono modelli di svariate dimensioni che possono essere integrati in qualunque posto, come ad esempio all’interno di una cucina componibile, in un corridoio, sopra una mensola, in mezzo ad una stanza o addirittura nel bagno.

Oltre a gli altri accennati in precedenza, come quelli da incasso, posizionabili sulla testata di un letto, in una normale parete o in un angolo, esistono altre tipologie di camini a bioetanolo come ad esempio a forma di quadro, che si possono appendere ovunque, in stile “acquario”, con rivestimento in vetro su tutti i lati o ancora, integrando l’ utile al dilettevole, a forma di tavolino basso da salotto, a forma sferica o cilindrica e in altre innumerevoli tipologie di design che ben si adattano a qualsiasi ambiente sia classico che moderno.

Non può certo mancare l’integrazione tecnologica, con modelli di camini a bioetanolo corredati da comando a distanza per regolarne il flusso di alimentazione e la fiamma generata o addirittura l’accensione o lo spegnimento automatico temporizzato.

 

Prezzi e costi dei camini a bioetanolo

 

Forse ti starai chiedendo quanto costa effettivamente un camino a bioetanolo, ma soprattutto quanto costa riscaldarsi con questo tipo di camino; bene, come abbiamo detto in precedenza, il costo del bioetanolo è decisamente inferiore a qualunque altra tipologia di combustibile.

Il bioetanolo è venduto in commercio in bottiglie o taniche di vari formati, capienza e con diversi prezzi, in base anche alla qualità. E’ bene chiarire che l’ utilizzo di bioetanolo di scarsa qualità o addirittura di un altra tipologia di combustibile diversa da quella prevista, può compromettere non solo il corretto funzionamento e la vita di un biocamino, ma anche rendere inutile l’utilizzo del camino stesso in termini ambientali, in quanto di per sé un camino a bioetanolo è stato concepito non solo per ridurre i costi di riscaldamento, ma come avrai intuito, anche come alternativa ecologica per preservare l’ambiente e le persone da sostanze tossiche emanate da altre tipologie di combustioni potenzialmente dannose. Questo discorso è in ogni caso valido per qualunque tipologia di sistema di riscaldamento come ad esempio le stufe a pellet: la scarsa qualità del combustibile che spesso viene venduto a basso costo in sacchi da 10 o 25 kg, ne compromette le prestazioni e la sicurezza generale.

Lo stesso vale per il bioetanolo: acquistare un combustibile di scarsa qualità e non certificato, può provocare danni al camino stesso, producendo anche cattivi odori o sostanze potenzialmente dannose alla salute.

I costi delle confezioni di etanolo sono diversi, ma in genere per quelli di buona qualità che rispettano le normative CEE, piuttosto e giustamente rigide in tal senso, si aggirano intorno ai 3 euro a litro. Il consumo del camino varia in base alla sua tipologia e alla dimensione delle fiamme e dei bruciatori, ma in linea di massima, un normale camino a bioetanolo, dai costi e dalle dimensioni contenute, può tranquillamente riscaldare una stanza di 30 metri per tutta una giornata al costo di 3 euro o più.

Per quanto riguarda il costo di un camino a bioetanolo, anche qui vale il discorso della qualità. Esistono modelli a prezzi bassissimi  che possono risultare di scarsa qualità e funzionalità,  oppure di dimensioni ridotte, ma che svolgono egregiamente il proprio lavoro; si va  da 40 euro circa, per arrivare a modelli molto più costosi, intorno a 200 o 500 euro, ma che possono arrivare anche a qualche migliaio di euro.

Il consiglio che possiamo darti a tal proposito, è sicuramente di valutare attentamente le tue esigenze prima di acquistare un camino a bioetanolo, ma soprattutto, nel caso di acquisto attraverso i canali online, su e-commerce come Amazon ad esempio, di leggere e valutare attentamente le recensioni di clienti che già hanno acquistato quel prodotto.

 

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  • MONTAGGIO SEMPLICE: Il montaggio di Levels è semplice: una volta inseriti i pannelli di vetro...
  • SPECIFICHE TECNICHE - MATERIALE: struttura in acciaio satinato e vetro temperato | BRUCIATORE:...

 

I migliori modelli di camino a bioetanolo

 

E’ chiaro che qualità è sinonimo di affidabilità, anche se questa a volte  non è una scienza esatta. In ogni caso affidarsi a marche o brand conosciuti e rinomati e soprattutto specializzati in una particolare tipologia di prodotto, è sicuramente la scelta migliore in ogni caso.

La scelta di un particolare modello di camino a bioetanolo rispetto ad un altro, specie se si tratta di affrontare una spesa non indifferente, è un aspetto da non sottovalutare. Nonostante la comprovata convenienza in termini economici, specie nei modelli standard di buona qualità, nei modelli più costosi è sempre bene affidarsi a case produttrici esclusivamente di sistemi di riscaldamento. Ma vediamo quali sono i migliori modelli di camini a bioetanolo disponibili sul mercato e i loro prezzi.

 

Homcom ad esempio offre un modello dal design molto bello. Si tratta di un camino a bioetanolo che può essere posizionato ovunque e che misura 78 cm di larghezza, 58 di altezza e 25 cm di profondità. Ha una capienza del serbatoio di circa 1,5 litri, sufficiente per alimentare il camino per una giornata intera. Il costo è di circa 289 euro ed è disponibile su Amazon.

 

Purlin Oniros propone un mini camino a bioetanolo compatto e maneggevole, adatto ad essere posizionato ad esempio su un tavolo da pranzo o in ufficio sulla scrivania. Le sue dimensioni sono di 34 cm di larghezza, 16 di altezza e 16 di profondità. Il costo è di soli 29 euro ed è possibile anche esso acquistarlo su Amazon.

 

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Leroy Marlin propone un biocamino da parete dal design moderno, posizionabile su qualunque parete come un semplice quadro. Misura circa 40 cm di larghezza, 60 di altezza e 28 di profondità. Ha un costo di circa 129 euro ed è disponibile a questo link.

 

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Per chi ama lo stile di un  classico camino, Divina Fire propone un modello in stile inglese cambridge. Da lo stesso effetto di un camino classico incassato, ma si applica facilmente alla parete tramite le apposite staffe in dotazione. Misura circa 110 cm di larghezza, 101 cm di altezza e 35 cm di profondità. E’ disponibile presso rivenditori autorizzati come BricoBravo, su ebay e su Amazon.

 

Per chi desidera qualcosa di più performante o qualcosa di più alto livello, Muenkel Design propone soluzioni personalizzate molto interessanti. Un esempio può essere un biocamino integrato all’interno di un piano cottura in una cucina, oppure la realizzazione di particolari elementi architettonici, con un biocamino al centro di un ambiente, con sopra la predisposizione per l’inserimento di altri complementi di arredo o elettrodomestici, come ad esempio un televisore lcd. Questo è un ottimo esempio dal quale anche prendere spunto per le proprie scelte. I costi ovviamente lievitano di parecchio: in questo caso siamo intorno ai 2600 euro per una soluzione completa del genere.

 

Come scegliere il camino a bioetanolo in base alle proprie esigenze

 

Per certi versi un camino a bioetanolo, specie quando si tratta di modelli di ridotte dimensioni, compatti e maneggevoli, è spesso considerato, non a torto, più un oggetto di design o un complemento d’arredo che un vero e proprio sistema di riscaldamento abitativo. Questo vuol dire che non sempre chi acquista un biocaminetto del genere ha la reale necessità di dover riscaldare un abitazione ma piuttosto lo compra proprio come oggetto di abbellimento dato il design particolare che alcuni modelli offrono.

Se quindi non hai esigenze particolari in tal senso, ma desideri possedere uno di questi camini a bioetanolo, è sicuramente consigliabile optare per modelli piuttosto economici, compatti, maneggevoli da poter posizionare ovunque come oggetto ornamentale. Puoi optare anche per qualcosa di più specifico, come ad esempio i sistemi che possono essere appesi ad una parete, compatti, pratici e dal design simile ad un quadro. O ancora ad altre soluzioni sospese in stile barbecue o lampadario; i modelli che abbiamo visto in precedenza come ad esempio quello proposto da Leroy Marlin, da appendere su un muro, oppure un caminetto mini da spostare ovunque come il Purlin Oniros potrebbero essere l’ideale per le tue esigenze, c’è solo l’imbarazzo della scelta.

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Se poi la tua necessità è trovare un integrazione al sistema di riscaldamento già presente nella tua abitazione oppure hai bisogno di riscaldare il solo salotto, stanza da pranzo o camera da letto, di sicuro è consigliabile l’acquisto di un  modello da incasso o simile come ad esempio il Divina Fire in stile classico o anche una tipologia diversa dal design moderno che si integri bene con il resto dell’ambiente. I costi per questa tipologia sono abbastanza contenuti e alla portata di tutti e offrono buone prestazioni.

Diverso è il discorso se hai necessità reale di realizzare un sistema di riscaldamento abitativo completo. In questo caso è bene fare due conti in tasca, in quanto come abbiamo visto, i camini a bioetanolo non sono fondamentalmente adatti per riscaldare grandi ambienti e men che meno un intera abitazione, a meno che non se ne installi uno in ogni stanza ma con costi di acquisto e di consumo che con ogni probabilità superano di gran lunga quelli di un buon termocamino, anche in considerazione del fatto che si renderebbe necessario l’acquisto di modelli piuttosto costosi e più performanti.

Tuttavia ogni singolo caso è diverso da un altro e la scelta personale molto dipende dai gusti

,oltre che dalle proprie disponibilità economiche; non è impossibile realizzare un impianto di riscaldamento abitativo esclusivamente con un sistema del genere, ma sicuramente sarebbe molto costoso e poco conveniente. Aziende specializzate come la già citata tedesca Menkuel Design realizza questa tipologia di soluzioni, ma esistono ovviamente anche moltissime altre aziende italiane come Biokamino, una società che progetta e realizza soluzioni di questa tipologia e al top della gamma.

 

Normativa italiana e agevolazioni

 

La norma UNI 11518 per i camini a bioetanolo, prevede alcune importanti disposizioni di sicurezza per questa tipologia di prodotto, così come per altri sistemi di riscaldamento come termocamini, caldaie a gas eccetera. Tuttavia, essendo piuttosto  sicuri, installabili da chiunque, qualunque tipologia di camini a bioetanolo non richiede la revisione e il rilascio di un certificato di sicurezza particolare da parte di un tecnico specializzato come accade ad esempio per le caldaie a gas, soggette spesso a controllo periodico obbligatorio o comunque consigliabile per evitare spiacevoli incidenti. In ogni caso le norme di seguito è bene applicarle in ogni circostanza.

 

  • la combustione con un carico di carburante deve durare al massimo sei ore;
  • non si può accedere direttamente al combustibile all’infuori delle fasi di accensione e di riempimento del serbatoio;
  • le fiamme devono rimanere all’interno dei bordi della struttura esterna dell’apparecchio (durante il suo utilizzo);
  • a caminetto spento, l’evaporazione massima del combustibile non può mai oltrepassare determinati valori stabiliti dalla norma stessa;
  • i camini a bioetanolo devono disporre di un sistema sicuro d’accensione, ad almeno 14 cm di distanza dal bruciatore durante la fase d’accensione;
  • il montaggio delle varie parti che compongono l’apparecchio si deve svolgere a regola d’arte;
  • tutti i materiali dei camini a bioetanolo devono avere un’ottima resistenza meccanica ed essere perfettamente funzionanti, senza spigoli vivi o bordi taglienti;
  • tutti i caminetti a bioetanolo, prima di essere venduti sul mercato, devono sottoporsi ad una serie di prove che ne attestino la sicurezza (prove di consumo di combustibile, prove di riaccensione a caldo per evitare ritorni di fiamma, combustione prolungata (testata fino a 5 riempimenti consecutivi), test per misurare le temperature.

 

Anche per i caminetti a bioetanolo sono previste alcune agevolazioni fiscali. Nel 2017 ad esempio, la legge di bilancio prevedeva una detrazione del -65% sul risparmio energetico e del -50% sulle ristrutturazioni edili per chi acquistava un camino a bioetanolo entro il 31 Dicembre. La normativa, in vigore già nell’anno precedente era stata prorogata a tutto il 2017. Con ogni probabilità anche per questo 2018 saranno previste agevolazioni per chi sceglie questa tipologia di riscaldamento ecosostenibile.

 

In conclusione, si può senz’altro affermare che in particolari situazioni abitative, la scelta di acquistare un camino a bioetanolo risulta sicuramente la migliore, se non a volte addirittura l’ unica alternativa valida, come abbiamo visto.

Sul web facendo una ricerca su Google, sono disponibili moltissime altre informazioni riguardo questa tipologia di camini, una soluzione che di certo sta riscuotendo un ottimo successo commerciale.

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