Oggi vogliamo parlarti di un nuovo lavoro, l’articolista retribuito.

Scrivere contenuti per il web può apparire in prima istanza semplice e immediato, ma a ben vedere non è così. Sviluppare una corretta tecnica di scrittura è una cosa che richiede tempo, dedizione, impegno e sacrificio.

Si parte con la classica gavetta, spesso sottopagata e frustrante, per acquisire le metodologie più consone ad un’attività che al giorno d’oggi è imprescindibile. Vi sono quindi molte differenze tra un articolista alle prime armi e un copywriter esperto: tali differenze non incidono esclusivamente (come pensano erroneamente in molti) sullo stile di scrittura, ma toccano altri temi.

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Detto in parole più semplici: un articolista può anche scrivere in un italiano forbito e accattivante, ma se non è in grado di intercettare la volontà degli utenti (e quindi del cliente finale) tutto questo sarà inutile. Vediamo quali sono i principali errori da evitare quando si è alle prime armi.

 

Contenuti duplicati e traduttori automatici

 

Il primo, gravissimo errore in cui incorrono gli articolisti alle prime armi è quello dei contenuti duplicati. Si tratta della cosa da evitare ad ogni costo, pena una pesante penalizzazione del contenuto stesso.

Per contenuto duplicato non si intende necessariamente un articolo copiato di sana pianta, ma basta anche solo ripetere alcuni tratti da altri contenuti per essere penalizzati dai motori di ricerca. Questo è un errore che gli articolisti più “sbarbati” tendono a commettere non tanto per disattenzione quanto per mancanza di esperienza e per la volontà di velocizzare il proprio lavoro.

Sullo stesso piano si può mettere poi l’utilizzo dei traduttori automatici, strumenti che possono essere anche d’aiuto per chi scrive a patto che se ne faccia un uso funzionale. Quando si riporta una frase sottoposta a correttore automatico si nota subito la scarsa qualità del risultato e si rischia di fare una figura pessima. Anche qui il tempo gioca brutti scherzi: meglio spendere qualche minuto in più e giungere ad una forma accettabile che presentare un lavoro raffazzonato.

 

Mancanza di professionalità e confusione nelle fonti

 

La mancata conoscenza di un argomento porta spesso gli articolisti a fare ancora più confusione. Il più delle volte la conseguenza è che si cercano molte fonti differenti e si cerca di fare un mix tra esse, con risultati a volte totalmente sconnessi.

Solo con l’esperienza si impara a ragionare meglio anche su un argomento di cui si hanno poche nozioni, ma soprattutto a sviluppare una tecnica di scrittura fluida e a saper riconoscere quali sono gli spunti più utili da cui attingere.

 

Conclusioni

 

Si può dire quindi che il lavoro dell’articolista necessiti di esperienza per essere affinato ed essere portato al livello di quello di un copywriter (colui che si occupa di ogni tipo di testo all’interno di un’agenzia di digital marketing).

Se sei alle prime armi non scoraggiarti (anche per le paghe basse) ma cerca di assumere un tuo stile, che sia riconoscibile e che ti aiuti a districarti anche nelle situazioni più complesse. Aggiungi le nozioni basilari della Seo, e la carriera da copywriter non sarà così distante.

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